Gli invincibili non sono coloro che vincono sempre; sono coloro che, nonostante le difficoltà e le sconfitte,  non si arrendono mai, come Don Chisciotte. Nella vita di tutti i giorni è possibile incontrare persone invincibili. Non sono solo persone famose, che appaiono in televisione, ma molto spesso sono persone semplici e umili, che ogni giorno si impegnano per fare bene il proprio lavoro e per aiutare le persone in difficoltà. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha recentemente premiato diciotto persone, definite dai giornali “eroi nascosti”. Eroi perché hanno messo la propria vita a servizio degli altri; nascosti perché prima della premiazione erano persone sconosciute.

Tra di esse c’è Catia Pellegrino, la prima donna comandante di una nave da guerra. Il giovane ufficiale è al comando del pattugliatore LIBRA, con sede a Comforpat, impegnato nell’operazione Mare Nostrum con l’obiettivo di salvare i migranti che attraversano il Mediterraneo su barconi in pessime condizioni per fuggire dalla guerra e dalla povertà. Il lavoro di Catia Pellegrino è molto difficile sia fisicamente che emotivamente. In una recente intervista ha detto:” Salvare la vita ai migranti ha cambiato anche noi”. Con la sua nave Catia ha salvato la vita a più di 3000 migranti. E’ senza dubbio un’invincibile.

Flora De Santis 2A classico

 

Per me invincibile è chi, nonostante gli errori, i difetti, le fragilità, le paure, le imperfezioni, i rimpianti, le lacrime, le cicatrici, i silenzi, i traumi, le sconfitte, si rialza in piedi ogni volta e sceglie il bene, pur essendo, a volte, la strada più tortuosa.

Chi ha percorso la strada prima di me e oggi mi prende per mano  verso la direzione giusta.

Chi una strada non ce l’ha ancora, ma se la costruisce giorno per giorno.

Chi suda, fatica e conquista.

Chi lotta per i diritti degli altri e chi, settanta anni fa, firmava affinché fosse concesso il voto anche alle donne.

Chi ha la forza di perdonare e chi ha il coraggio di chiedere scusa.

Chi tende le braccia per salvare i naufraghi, i quali, troppo spesso,  in balia delle onde rischiano di  perdere la propria vita o i loro cari.

Invincibile è chi, come gli insegnanti, mette tutto se stesso nel proprio lavoro, dedicandosi ai giovani e amando ciò che fa.

Invincibile è chi innalza un castello con i mattoni che gli sono stati lanciati.

Chi lavora per il nostro paese con il solo intento di migliorarlo, non di arricchirsi a discapito dei cittadini.

Chi si sveglia la mattina e affronta la vita di tutti i giorni.

Chi ama davvero e in cambio non chiede niente.

Chi combatterà ancora tante battaglie, chi affronterà altri problemi, chi ce la farà e chi ci riproverà fino a farcela.

Chi crede ad un futuro migliore in un presente peggiore.

Chi con la propria musica riesce a far nascere un briciolo di speranza nei cuori spezzati o un sorriso sincero sui volti stanchi.

Chi si sente una persona come tante, ma in realtà compie gesti che non tutti sono all’altezza di fare.

Anche Sobuy_Khalifa_cittadino_del_Bangladesh_salva_donna_nel_Tevere_ed_ottiene_il_permesso-soggiorno_Roma Sobuy Khalifa è un invincibile. E’ bengalese, ha 32 anni e non ha un permesso di soggiorno. Ma non sarà questo a fermarlo davanti a una vita in pericolo; infatti, appena avvistata una donna caduta nelle acque del Tevere, si tuffa nel fiume e la salva. Sobuy Khalifa non solo mette in pericolo la propria vita, ma rischia anche di essere rispedito in patria. Per questo suo atto eroico nei giorni scorsi è stato premiato dal presidente Sergio Mattarella e gli è stato concesso un permesso di soggiorno valido per un anno.

Per fortuna l’Italia non è solo disordine e corruzione, ma è anche un posto dove c’è tanta gente onesta e generosa.

Possiamo avere speranza.

Ilaria Betrò 2A classico