In marcia per la legalità!
Vitalità, gioia, grinta sono state palpabili nella manifestazione indetta dall’associazione “Libera”, e avvenuta a Napoli, il 21 Marzo. Il primo giorno di primavera, quest’anno non ha simboleggiato solo la rinascita della natura ma anche una rinascita della città. I veri protagonisti di questa manifestazione sono stati i ragazzi, i quali contro una tematica così grigia hanno risposto sventolando bandiere di ogni colore. Il corteo ha avuto origine a piazza del Plebiscito, si è diretto verso il lungomare di Via Caracciolo e si è concluso alla rotonda Diaz dove, in simultanea con altri 1000 luoghi di Italia (tra cui gli Istituti penitenziari in tutta la Regione Campania) alle 11.00 è avvenuta la lettura degli oltre 900 nomi delle vittime innocenti, o meglio di tutti coloro che hanno agito contro la mafia e il protocollo da essa imposto perdendo la vita. Migliaia i ragazzi accorsi a Napoli, sia dalla città che dalla provincia; hanno partecipato anche gli studenti del liceo “Pitagora-Benedetto Croce” di Torre Annunziata: essi hanno partecipato al corteo con determinazione e desiderio di riscatto, data la criminalità ancora presente nella loro città. Al loro fianco, come accompagnatori, i docenti che li hanno seguiti in questa iniziativa. Gli studenti hanno marciato in ricordo delle vittime della camorra di Torre Annunziata: Giancarlo Siani, Raffaele Pastore, i quali sono stati uccisi per la loro tenacia, per il loro contributo nel combattere le mafie. Non si può dimenticare, inoltre, la figura di Gennaro Veropalumbo, ucciso da un proiettile vagante durante la notte di San Silvestro di 9 anni fa. E sebbene siano passati 9 anni, la sua storia e il suo ricordo sono ancora vivi, grazie a sua moglie Carmela Sermino, presente anche lei al corteo, affiancata dal sindaco oplontino Giosuè Starita, il quale ha dichiarato: «Tanti giovani che gridavano il loro ‘no’ alle mafie, che hanno riempito le strade di Napoli con i loro colori e la loro voglia di crescere in una società migliore, senza avere paura di credere nella giustizia. Questo ho visto stamattina a Napoli. Con Carmela Sermino abbiamo portato la voce della Torre Annunziata che sta cambiando e che vuole lasciarsi alle spalle il suo passato di camorra e morte». Emblematica anche la presenza del sindaco Luigi de Magistris, accompagnato dall’ assessore Alessandra Clemente (figlia di Silvia Ruotolo, uccisa per errore dalla camorra l’11 giugno 1997), di padre Zanotelli, Don Tonino Palmese, il direttore del carcere di Nisida Gianluca Guida, il vicesindaco Raffaele Del Giudice. “A Napoli – commenta Geppino Fiorenza, di Libera – abbiamo forze dell’ordine e magistratura che hanno conseguito importanti risultati nella lotta alla camorra. La guerra non è finita, grazie a loro abbiamo le spalle sicure, ma è necessario l’impegno delle scuole per impedire che la camorra adeschi i nostri giovani”.
E’ stata una manifestazione memorabile, che ha destato nell’animo di tutti coloro che ne hanno preso parte un forte senso di civiltà e un grande desiderio di giustizia; l’hanno denominata la “Giornata della Memoria” ma dovremmo definirla la “Giornata della rinascita”, perché tutti insieme abbiamo segnato un nuovo inizio della città di Napoli.
Arianna Maresca IV F scientifico
Lascia un commento