migranti“I flussi verso l’italia sono ripresi. Temiamo sia l’inizio di un’ondata che si ingrosserà con l’estate.”

Sono queste le parole che provengono dal Viminale dove si prevede un aumento di sbarchi eccessivo, più del 2015 (153.842) e del ” terribile ” 2014 (170.100). La situazione sembra peggiorare dopo la chiusura della rotta balcanica che potrebbe far riesplodere quella del Mediterraneo centrale che dalla Libia porta diretta in Italia. Dopo l’accordo UE-ANKARA (20 marzo scorso) gli arrivi dalla Turchia in Grecia sono crollati ed è così il nostro paese a tornare “padrone” dei flussi. Sono in arrivo circa 1000 migranti su navi mercantili e mezzi della Guardia Costiera che li hanno prelevati nel mare tra la Libia e Lampedusa. Ad Augusta è arrivata la nave della Guardia Costiera “Peluso” . A bordo ci sono 342 persone. Altri 250 immigranti sono stati soccorsi dalla nave Merkarhu e sbarcheranno nel porto di Catania. Un’altra nave, la “Rio Segura” con a bordo 173 immigranti è stata dirottata verso il porto di Palermo come tante altre. Il capo del Consiglio italiano rifugiati, Christopher Hein, spiega che i trafficanti subito dopo l’accordo UE-Turchia, si sono messi alla ricerca di rotte alternative, perchè la domanda dei profughi che vogliono raggiungere l’Europa resta altissima e, dunque, l’esplosione della rotta Mediterranea era prevedibile. Secondo le prime ipotesi, i siriani partono dalla Turchia, dal Libano, dalla Giordania e dalla stessa Siria. Evitano Israele, dove resta impossibile passare, entrano in Giordania via terra, si imbarcano sul Mar Rosso e arrivano in Egitto, nel Sinai. Da qui partono poi per l’Italia. A preoccupare poi sono i dati relativi ai migranti già inseriti nel sistema nazionale d’accoglienza: nei centri e nelle strutture temporanee sono ospitati 113mila profughi contro i 103mila del 2015 e i 66mila del 2014. Impalpabile, infine, l’aiuto dell’Europa: dei 39600 migranti che dovevano essere ricollocati negli altri paesi UE appena 591 hanno lasciato il nostro paese. Sono tanti poi i minori che vengono accolti tra i banchi delle scuole italiane. Mentre gli stranieri continuano ad  aumentare ad un ritmo del 20% annuo, quelli italiani sono sempre di meno. Questa volta è stato registrato un -2,7% . Così tra qualche anno le scuole a maggioranza straniera non saranno più solo delle eccezioni, ma forse la maggioranza. La parola “immigrazione” risulta essere una delle più comuni in Italia, paese che ha conosciuto nel corso della storia due lati della stessa medaglia: flussi prima in uscita e adesso in entrata. Punto di partenza e arrivo, l’Italia non è sempre stata un territorio d’approdo per migliaia di stranieri in cerca di condizioni di vita migliori. Al contrario essa è stata soprattutto un luogo di partenze e struggenti addii: sono stati gli italiani, infatti, ad essere i protagonisti del più grande esodo migratorio che ha interessato l’epoca moderna.

Marilena Merillo & Miriana Collaro – III B classico