Essere “maschi” oggi
A voler giudicare dalle apparenze,si deve riconoscere che il maschio d’oggi risulti molto diverso da quello tipico del passato.
In TV, sui social network o nella nostra quotidianità, infatti, assistiamo ad un maschio sempre più attento alla propria linea, tutto curato e profumato, sempre ben vestito e attento all’accoppiamento di capi e colori. “Non è sempre stata, questa, una prerogativa esclusiva della donna?”, si chiedono quei maschi che, invece, aderiscono ancora ai vecchi schemi mentali.
“Dove risiede il problema di questa evoluzione?”, rispondono altri, per i quali questo cambiamento giova soprattutto le relazioni sentimentali. Questi sono estremamente convinti del fatto che l’uomo “nuovo” sappia comportarsi con premura, tenerezza e affettuosità nei confronti della donna e, sembra, aver definitivamente accettato l’idea che la donna sia uguale a lui. Ma sarà poi vero? E’ evidente che la figura maschile sia mutata nel tempo,ma è altrettanto vero che questa rimanga legata a vecchi comportamenti tradizionali e, tuttora, c’è ancora chi crede di essere una creatura privilegiata alla quale si deve obbedienza e rispetto. Circa il livello sentimentale poi, c’è ancora qualche donna pronta ad esclamare: “Ormai i veri uomini in una relazione siamo noi donne: ci diamo da fare affinché tutto vada bene, ma arrivate al limite, siamo anche capaci di porre fine ad una storia, pronte per scriverne una nuova.
E i maschi dove sono? Hanno mai fatto tutte queste cose?”
Senza dubbio, come affermano tante donne, oggi la figura dell’uomo è mutata profondamente, ma c’è qualcosa che persiste, nonostante i cambiamenti: il modo di fare e di agire dei maschi. Si è parlato di mantenimento della proprio figura e del proprio ruolo o ancora c’è chi parla di “appartenenza a classi diverse”. Oggi, dunque, anche per questi motivi, è difficile trovare la “propria persona” e costruire con lei qualcosa di stabile. Il “maschio” rimane distante e preferisce dare una certa immagine di sé, anziché possedere dei valori fondamentali soprattutto per la vita di coppia. Che ci piaccia o meno, dunque, viviamo in una società in cui è meglio avere dei maschi belli che sinceri, meglio avere un maschio che abbia popolarità che uno capace di rischiare e di rincorrere e, senza dubbio,meglio averli vanitosi che violenti, gentili che volgari, disposti a piacere che a far male o, per alcune, meglio un maschio, uno qualsiasi, che rimanere da sole. Ma qualcuno, tenendo conto dei cambiamenti che questo ha subito, si è reso conto che oggi si parla di “maschi” e non di “uomini” ?
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