pannnnMarco Pannella, dopo una lunga malattia sopportata con grande tenacia, è deceduto il 19 Maggio 2016.

Leader e creatore del partito radicale, ha sempre portato avanti i suoi progetti sebbene contrastato dai partiti oppositori. Illustre oratore e sostenitore di coloro che non avevano la possibilità di recriminare i loro diritti. Pannella si è battuto per varie cause: divorzio, unioni civili, legalizzazione di droghe leggere, aborto, eutanasia, repressione Legge Reale e Legge Cossiga e si è sottoposto più volte a lunghi scioperi della fame e della sete, sebbene in stato di salute precario. Le sue idee, benché  represse nel tempo, solo oggi sono state riconosciute utili alla società.

Non sempre i suoi referendum hanno avuto consenso – il più recente del 2005 trattava l’abrogazione in tutto o in parte della Legge 40 sulla Procreazione medicalmente assistita- tuttavia, la sua perseveranza non lo ha abbattuto e ha continuato le sue lotte. Ricordato per il suo anticlericalismo, si opponeva all’influsso della Chiesa sulla società.

Il suo animo, però, era religioso e i rapporti interpersonali con il papa e i suoi collaboratori erano cordiali. Infatti, nei giorni precedenti la sua morte, Pannella aveva scritto una lettera a Papa Francesco, nella quale esprimeva il suo apprezzamento sulle azioni della Chiesa promosse da Bergoglio. Si dichiarava, altresì, d’accordo con il Papa sull’accoglienza dei migranti in Europa.

Egli scrive “questa passione è il vento dello “Spirito” che muove il mondo. Lo vedo dalla mia piccola finestra con le piante impazzite che si muovono a questo vento e i gabbiani che lo accompagnano“. Si evince da queste parole la sua ferma convinzione in un Dio misericordioso. Infine, egli saluta Papa Francesco riconoscendosi vicino a lui in quanto entrambi accomunati dal dover vivere “spes contra spem