trump-internaMake America Great Again! Abbiamo sentito tante volte Donald Trump urlare questa frase nei lunghi mesi di estenuante campagna elettorale alla fine della quale è diventato il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, prevalendo sulla candidata democratica, Hillary Clinton, già segretario di Stato fra il gennaio del 2009 e il febbraio del 2013 durante il primo mandato del presidente uscente Barack Obama. Nonostante il suo programma elettorale, che prevede la costruzione di un muro ai confini con il Messico, la deportazione di 2 milioni di immigrati illegali, la punizione con 5 anni di carcere per chi entra illegalmente negli Stati Uniti, la rottura di diversi accordi commerciali e trattati di scambio internazionale, una dichiarazione di guerra commerciale alla Cina, accusata di concorrenza sleale nei confronti delle aziende americane, l’abolizione dell’Obamacare, la riforma sanitaria istituita da Obama che ha garantito assistenza sanitaria a 13 milioni di Americani, l’approvazione di un decreto fiscale per tagliare le tasse della classe media del 35% e lo smantellamento dell’EPA (Environmental Protection Agency), che si occupa della tutela dell’ambiente e dello sviluppo delle energie rinnovabili, Donald Trump ha vinto. Sebbene la Clinton abbia ottenuto un totale nazionale maggiore di 200000 voti su Trump, il sistema dei Grandi Elettori ha favorito il tycoon newyorkese. Dopo l’elezione Donald Trump ha incontrato il presidente uscente Barack Obama, grande sostenitore di Hillary Clinton, nello studio ovale della Casa Bianca dove hanno affrontato la transizione tra le amministrazioni. Insieme a Trump c’era la moglie Melania, la nuova first lady, che è stata accompagnata da Michelle Obama nella residenza privata. Tuttavia in molte città degli Stati Uniti si sono accese forti proteste contro l’elezione di Donald Trump e quella di Portland è degenerata in violenti scontri. Trump, quindi, si troverà a governare per quattro anni un Paese nettamente diviso tra chi lo sostiene e chi invece non lo considera il proprio presidente a causa delle sue battute sessiste, misogine e razziste. Trump, will you make America great again?