Molte città italiane hanno voluto diramare un’allerta massima per tutti i senzatetto, che vivono al freddo senza poter neppure mangiare i cibi  essenziali per la sopravvivenza.

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Uno dei maggiori problemi che affligge il mondo sono le condizioni dei senzatetto, che vivono al freddo e alle intemperie, senza cibo né acqua, essenziale per la vita. Molte città  italiane hanno diramato un’allerta massima, per il gelo e le burrascose nevicate, rivolgendosi ai centri che aiutano i senzatetto, e hanno ricordato di prestare attenzione a chi tuttora dorme per strada senza dimora perché non sa che ci sono posti liberi nelle strutture predisposte. Così le unità mobili vagheranno di notte per le città nei punti dove si trovano i senzatetto, per informarli e sapere di più sulle loro condizioni. Una delle storie che ha colpito di più è quella del senzatetto campano Angelo Lanzaro, di 44 anni, morto nella notte dell’epifania dopo aver lottato per la fame e per una casa. Egli ha lasciato 3 figli, nati da una relazione sentimentale con due donne diverse, che vivono tuttora nella loro dimora ad Avellino con le rispettive madri. Angelo da un anno, insieme ad altri due senzatetto, un romeno che vive ad Avellino da dieci anni, e un irpino, aveva trovato riparo in una struttura commerciale dismessa, ma nessuno dei suoi familiari si era messo più in contatto con lui, a parte una sorella, che dopo la sua morte ha contattato il comune di Avellino e ha chiesto il trasferimento della salma nella città di origine. La procura di Avellino ha aperto un fascicolo e il comune ha pagato i suoi funerali.  Un’altra storia che ha fatto discutere è quella di un clochard che è stato bastonato nella zona  Stazione centrale di Milano.  Il testimone che ha raccontato l’accaduto è un edicolante che conosceva molto bene  il senzatetto, il quale  ogni mattina acquistava un quotidiano. Egli ha sentito un tonfo, ha visto l’uomo a terra e qualcuno che si allontanava. Così ha avvisato immediatamente l’ unità mobile di soccorso, che ha trasportato in ospedale il ferito, ricoverato in condizioni gravissime. Intanto gli inquirenti stanno visionando le immagini delle telecamere della zona per individuare l’aggressore. Dopo queste vicende “burrascose”, lo Stato ha voluto attuare delle risorse per tutti i senzatetto, specialmente per le persone del centro-sud, colpite, il 24 agosto e il 30 ottobre, da fortissime scosse di terremoto che hanno distrutto le loro abitazioni e la vita di molte persone innocenti.

 La prima città, in cui sono state costruite nuove abitazioni in legno, è quella di San Pellegrino di Norcia. Il sindaco Nicola Alemanno ha consegnato, tra emozione e lacrime sui volti delle persone, le chiavi alle prime famiglie, anche se le prossime “abitazioni”, che verranno costruite, saranno le scuole, in modo che i ragazzini ritornino a studiare normalmente con i loro rispettivi docenti e non dimentichino il concetto fondamentale di scuola, importante per la loro crescita.