Napoli e le sue due facce
“Napoli non è una semplice città, Napoli è un mondo”. Così il cantautore Marco Masini descrive il multiforme capoluogo partenopeo.
Tutti parlano di Napoli, tutti danno giudizi o fanno critiche, ma neanche i suoi abitanti riescono sempre a decifrarne la realtà. I mille colori di Napoli passano dalle sfumature più scure e tristi a quelle più chiare e luminose che per fortuna sono molte.
Una tra le risorse della città è sicuramente il popolo napoletano, da sempre ritenuto tra i più calorosi. Una dimostrazione del tipico spirito partenopeo si è avuta in questi giorni all’arrivo dell’attore britannico Kit Harington. Giunto a Napoli per un servizio fotografico per D&G è stato circondato da serenate, pizze e fan di ogni età che lo hanno accolto come se fosse un amico di sempre.
Non è un mistero che questo e tante altre cose attirino il turismo, ultimamente in continua crescita nel capoluogo campano. I turisti amano addentrarsi nelle stradine di Napoli e conoscerne lo splendido passato. Ma come ogni cosa apparentemente bellissima l’antica Partenope ha due facce della stessa medaglia, costituite soprattutto dal centro città e dalle periferie. La realtà napoletana continua ad essere avvelenata dalla Camorra che chiede il pizzo e corrompe tanti ambienti. Sappiamo che la qualità della vita nei quartieri di Scampia o dell’entroterra è davvero molto bassa, a causa della radicata criminalità organizzata, ma troviamo piccole fette di paradiso sul golfo tra Capri e Sorrento. Purtroppo, molto spesso, i media si focalizzano sugli aspetti negativi di Napoli, raffigurandola come una bestia in gabbia che non riesce a liberarsi dalle catene della corruzione.
Si dovrebbe saper pesare le cose e riportare tutto ciò che succede per far capire, soprattutto a chi non è del posto, cosa accade realmente a Napoli. Qui non esiste una verità assoluta e non si può affermare nettamente se si vive bene o male. Come afferma lo scrittore Erri De Luca, “Napoli è troppo esagerata per poterla misurare”.
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