Durante l’incontro “Lazio-Cagliari”, alcuni ultrà della Lazio hanno offeso il nome di Anna Frank, dimostrando, ancora una volta, che nel nostro paese vige l’ignoranza. 

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Durante l’incontro “Lazio-Cagliari”, alcuni ultrà della Lazio hanno offeso il nome di Anna Frank mostrando, oltre a slogan e scritte del tipo “Anna Frank è romanista”, una foto della ragazzina vestita con la maglia della Roma. Hanno dimostrato che in Italia vige ancora l’ignoranza. La procura della Federcalcio ha subito aperto un fascicolo per razzismo e antisemitismo, mentre il procuratore della Figc, Pecorano, ha deciso di far giocare la prossima partita  a porte chiuse e ha inoltre stabilito una multa di oltre 50mila euro. Dietro l’offesa, c’è una storia irragionevole: gli ultrà della Lazio, il giorno dell’incontro non dovevano neanche essere presenti, perché squalificati dopo i vari “ululati” contro i calciatori del Sassuolo; ma con uno stratagemma, erano riusciti ad acquistare un biglietto per l’altra curva al prezzo di 1 euro. Claudio Lotito, il presidente della Lazio, si è dissociato dal gesto e ha voluto far visita, il giorno 24 ottobre, alla sinagoga di Roma portando dei bellissimi fiori, segno di rispetto e di fratellanza, anche se, in seguito, sono stati gettati nel Tevere.

Fortunatamente i tifosi laziali saranno severamente puniti dalla Lega, dato che schernire e offendere il nome di Anna Frank è un atto gravissimo, specialmente dopo le diverse battaglie contro il razzismo a cui hanno partecipato i giocatori di tutte le squadre di calcio. Inoltre, non va assolutamente dimenticata la triste vicenda della stessa Anna Frank che ha trascorso la sua breve vita nella più grande e crudele sofferenza.