Una tematica come la tossicodipendenza non è certo una novità per le nostre orecchie, specialmente per quelle dei giovani. Una questione spinosa e più che attuale che riguarda da vicino gli adolescenti e che deve essere trattata con la giusta delicatezza.

Molto efficace è l’esempio fornito dalla comunità di San Patrignano che il 5 dicembre scorso ha rappresentato al Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare uno spettacolo improntato proprio su questa tematica, al quale hanno partecipato anche alcuni alunni del nostro liceo. “Lo Specchio”, così recita il titolo dello spettacolo, nasce nell’ambito del progetto, “WeFree” ed ha visto come principali organizzatori proprio i membri della comunità di San Patrignano, nonché la preziosa collaborazione di Sky Italia. Da sempre, la comunità si è impegnata vivamente nel sociale per la prevenzione e la lotta alla tossicodipendenza, una delle peggiori piaghe sociali. Il progetto “WeFree”, dunque, nasce con lo scopo di combattere questa piaga, di rendere le vittime libere da essa (in inglese appunto ‘free’).

Lo spettacolo narra le vicende della vita di Melita, tratte dal suo diario. Una storia alquanto commovente, di una vita semplice, normale, che ad un certo punto sprofonda nel baratro della tossicodipendenza, per via di amicizie ingannevoli, ribellioni adolescenziali e problemi familiari. La vita di Melita diventa un vero e proprio inferno, fino a quando non riesce a ritrovare se stessa, integrandosi nella comunità di San Patrignano, nella quale resterà per quattro anni. Oggi Melita ha costruito una famiglia e vive finalmente libera dalla droga.

Dopo lo spettacolo sono state significative anche le storie di altri i due ragazzi di San Patrignano: Gennaro e Martina, ancora impegnati nel percorso di disintossicazione e reinserimento. Ragazzi determinati, pronti anche a lasciare le proprie famiglie pur di riscattarsi.

E, alla fine di tutto, “Lo Specchio” offre questo. Un’occasione di riscatto, l’idea che non tutto è perduto di fronte all’insormontabile ostacolo della tossicodipendenza. I ragazzi di San Patrignano raccontano la tremenda difficoltà che comporta il tornare a vivere serenamente, ma anche la possibilità di rialzarsi, come una fenice, dalle ceneri. E questo devono fare oggi i giovani vittime delle droghe: rialzarsi senza fretta, ma con grinta e impegno. Riscoprire i valori veri che ogni tanto dimentichiamo ma che, si sa, non portano mai sulla cattiva strada. Anzi, sono proprio questi a salvarci.