Questi cinque filmati che abbiamo visto, intitolati “Five men”, ci mostrano gli stereotipi che, nonostante tutti gli sforzi fatti per una società all’insegna della parità, sussistono ancora nei confronti delle donne.

Secondo me, la maggior parte delle violenze e delle discriminazioni nei confronti delle donne derivano dall’incapacità dell’uomo di accettarsi come pari alla propria moglie o compagna. Non si riesce ad andare oltre i classici stereotipi come, ad esempio, quello della donna casalinga e dell’uomo che mantiene la famiglia o quello della donna isolata dal resto del mondo per paura di qualche tradimento.

Fortunatamente, la maggior parte degli uomini ha saputo metabolizzare ed accettare questa situazione che, invece, per altri è un peso insopportabile: tantissimi sono i casi di donne uccise anche per futili motivi. L’episodio che mi ha colpito di più è quello di Nicola, un grafico pubblicitario che è stato licenziato dalla sua azienda e che, in assenza della moglie per impegni lavorativi, fa il “casalingo” a tempo pieno. Nicola all’inizio non riesce ad accettare il fatto che la sua vita venga completamente ridimensionata e che la moglie, invece, stia facendo carriera. Nicola diventa, quindi, un padre irascibile e che non riesce a ricevere pienamente l’amore dei suoi figli.

Tutto cambia quando si rende conto dei suoi errori e torna sui suoi passi; da questo momento in poi, ritorna ad esserci un buon rapporto con la moglie e, improvvisamente, diventa un padre premuroso e affettuoso nei confronti dei figli. Nicola deve rappresentare un esempio per tutti perché si è ritrovato in una situazione che per lui era ostile e sgradita, ma, è, comunque, riuscito a cambiare atteggiamento e ad adattarsi, riuscendo così a godersi tutto ciò di bello che gli era rimasto e che prima non aveva saputo apprezzare.

Penso che i filmati che abbiamo visto rappresentino un ottimo mezzo per lanciare un importante messaggio: bisogna saper superare i pregiudizi e risolvere i propri problemi d’amore sempre in modo razionale e mai in maniera avventata, rischiando di commettere l’errore più grave della nostra vita. Infine, ritengo che anche se, appunto, i pregiudizi persistono si faccia tutto il possibile per sensibilizzare noi giovani su questo tema che spesso viene ritenuto scontato e non più attuale.

 

Antonio D’Ambrosio  1^B cl.

Fin dalla creazione degli esseri umani esiste “una malattia” che colpisce tutti.
E’ la malattia dell’amore, qualcosa che a differenza delle altre malattie è bellissima e lega due esseri affinché diventino un ente solo.
La coppia è come un diamante grezzo che ha bisogno di essere raffinato per diventare una magnifica pietra preziosa. Nessuna coppia è tutta rose e fiori, ma l’importante è lavorare e non fermarsi alle prime difficoltà. Oggi sentiamo frequentemente di donne uccise per un “No” o perché magari coltivano amicizie che agli uomini non piacciono, non perché l’amicizia in sé non vada giù al maschio, bensì perché intendono l’amore come possesso e la donna come qualcosa da possedere.
L’amore non è possesso, ma il riconoscere la libertà dell’altro e avere fiducia del proprio compagno.
L’amore di coppia ha bisogno di lavoro da parte da parte di entrambi: si deve essere aperti al cambiamento, riuscendo a integrarsi pienamente in quella che può essere la nuova vita di coppia o magari di genitore. Ognuno deve collaborare mettendo da parte gli schemi imposti a noi dalla società. I cortometraggi che abbiamo visto pongono l’attenzione proprio sulle difficoltà che spesso si vengono a creare in una coppia e mostrano in ognuna delle cinque parti della serie, il cambiamento dell’uomo che riconosce il proprio errore e alla fine si pente. Non dobbiamo far sì che prevalga l’orgoglio, ma impegnarci affinché vinca quella bellissima “malattia” che da anni porta avanti il mondo, chiamata amore!

Emanuele Cutolo 1A classico

 

L’amore è un sentimento difficile che non tutti riescono a comprendere pienamente.

Il rapporto tra uomo e donna, spesso, tende a sgretolarsi a causa di incomprensioni, gelosia, mancanza di rispetto e disinteresse.

La donna è vittima di violenza dovuta a movente passionale.

L’amore non è controllo e potere sul compagno; l’amore è il saper prendersi cura di quella persona, di saperla  valorizzare e rassicurare.

Oggi questo sentimento non viene più rispettato come una volta, ecco perché si assiste a continui tentativi di femminicidio da parte di mariti, compagni e fidanzati.

Accettare le decisioni, ammettere e affrontare le insicurezze, avere fiducia, rispettare la libertà del compagno.

L’uomo, a volte, sottovaluta l’importanza di queste brevi parole chiave che, pur essendo sintetiche, riescono ad esprimere completamente come deve essere il comportamento da assumere in una coppia.

Forse sì, l’amore è complicato, è strano da provare e da gestire. L’amore, però non fa male. L’amore è una dolce carezza sul viso di chi ha pianto, una boccata d’aria fresca in estate, il sole che sorge all’alba, il mare che orna il paesaggio.

No, non può far male un sentimento così unico, così immenso. No, non può colpire con i pugni, non può uccidere con le armi da fuoco, non può distruggere i sogni, non può soffocare un grido!

La gelosia fa male, non è amore! L’invidia, la rabbia, il pregiudizio, il comando, il possesso fanno male.

Durante la visione dei video sono rimasta particolarmente colpita dalla storia di Massimo, uomo molto geloso , fidanzato con una giovane ragazza di nome Irene. La sua gelosia, implacabile, riesce a danneggiare il rapporto con la sua amata Irene. Non le permette di rispondere al telefono, di vestirsi in particolari modi, di uscire con le amiche o di fare tardi la sera.

Irene, invece, non sembra darci molto peso poiché crede che Massimo lo faccia per amore. I due, così, finiscono per autoescludersi dalla vita quotidiana restando sempre da soli fra le quattro mura di casa.

Un giorno l’amica di Irene, Chiara, fa un brutto incidente con il suo motorino e, quindi, viene ricoverata in ospedale. Irene, preoccupata, si reca immediatamente in ospedale accompagnata da Massimo.

Quest’ultimo, col passare dei giorni, nota che il fidanzato di Chiara, Valerio, resta sempre accanto ad Irene e la gelosia non tarda ad arrivare. Massimo e Irene litigano e la ragazza, offesa e infuriata, raccoglie le sue cose e scappa via dalla casa che condivideva già da qualche mese con Massimo.

Il povero uomo dopo un pò capisce di aver sbagliato e le chiede perdono.

Questa breve storia mi ha fatto capire che, in realtà, siamo noi a decidere cosa fare del nostro destino. Siamo noi a costruirlo pezzo per pezzo, ma possiamo anche distruggerlo totalmente a causa di una pazzia.

Bisogna sempre ritornare sui propri passi e tracciarvi affianco nuovi cammini, solo allora si troverà la felicità.

L’amore , perciò, è complicità, condividere i cambiamenti, amarsi sempre di più giorno dopo giorno, esserci nei momenti in salita e ridere mentre si vivono quelli in discesa.

L’amore non è violenza, la violenza è mancanza di amore nel cuore di un uomo che ha paura di affrontare le sue insicurezze e di accettare i propri difetti.

Asia Schettino 1A classico