Ci siamo ritrovati improvvisamente chiusi in casa, a trascorrere un tempo sospeso che ci fa provare l’illusione di vivere in un sogno. Il mondo ci è crollato addosso e con il lockdown abbiamo perso tante certezze che abbiamo sempre considerato scontate. A noi adolescenti hanno chiesto di stare imprigionati proprio in una fase della vita che deve essere vissuta nella dimensione della socialità, tra esplorazioni e relazioni. Nonostante ciò, la nostra tenacia ci sta aiutando a reagire e stiamo trasformando quest’esperienza in un allenamento alla vita. All’interno delle mura di casa -la nostra prigione ma anche il nostro nido- abbiamo le persone più importanti della nostra vita, coloro a cui dobbiamo tutto: la nostra famiglia. Abbiamo sempre desiderato evadere, abbiamo sempre trascorso meno tempo possibile in casa, ma adesso stiamo capendo la fondamentale funzione della famiglia. Essa è luogo di protezione e sicurezza, offre sempre conforto, amore e comprensione. È vero, però, che di settimana in settimana la convivenza h24 sta diventando pesante per tutti, perché non è facile conciliare le esigenze di genitori, ragazzi e bambini. Ognuno ha bisogno dei suoi spazi ed è il momento di fissare nuove regole per garantire una collaborazione armoniosa interna al nucleo familiare. È giusto approfittare di questo tempo per risolvere le incomprensioni e per ritrovare il calore, a volte perduto. Talvolta si litiga ma non c’è niente di più bello che avere sempre un genitore in casa, pronto a dedicarti il suo tempo. Guardare un film insieme, rivedere i cartoni di quando eravamo bambini, sfogliare i numerosi album fotografici che ci riportano alla nostra infanzia, condividere hobby e passioni: tutto questo fa bene al cuore, placa ansie e paure. Sono momenti che ricorderemo a vita e a cui, in futuro, forse guarderemo con nostalgia. Se ripensiamo alla vita frenetica di prima, quando parlavamo a stento con i genitori, quando ci annoiava passare a salutare i nonni (che ora ci mancano tanto), non possiamo non apprezzare tutto ciò che ora possiamo fare in famiglia. Purtroppo, però, la convivenza non è sempre idillica e ci sono anche famiglie che si reggono su basi fragili, che non hanno esperienze felici da condividere e che stanno vivendo l’inferno. In queste famiglie vivono adolescenti che, mai come in queste settimane, sono arrabbiati, spaventati da un isolamento che sembra soffocarli. Non riescono a vedere nei genitori, impegnati in litigi e ripicche senza fine, persone un po’ complici, un po’ amiche a cui confidare emozioni e paure. E sperano solo che tutto finisca presto. Prestissimo.