Negli ultimi giorni, attraverso la televisione, i social media e anche nei discorsi che ho sentito a scuola mi sono ripetutamente imbattuta in questa frase: “Bisogna sensibilizzare i giovani”. Può sembrare la classica e banale frase fatta, ma in realtà su di essa si può aprire una vera e propria discussione.

Iniziamo dal fatto che la prima domanda che mi sono posta è stata: perché parlare di sensibilizzare i giovani e non la popolazione in generale? Insomma, viviamo in una società in cui chiunque può avere un atteggiamento irresponsabile, indipendentemente dalla fascia d’età a cui appartiene.

Ci sono adulti che fino ad oggi si sono comportati in maniera coscienziosa e che hanno trasmesso questo atteggiamento anche ai loro figli, ma anche altri che hanno mostrato un comportamento noncurante delle regole, che hanno diffuso un messaggio negativo condiviso dalle persone facilmente influenzabili o che addirittura hanno negato l’esistenza del Covid-19. Pensiamo ad esempio ai comizi di Matteo Salvini, alle manifestazioni dei negazionisti o ai post dell’influencer Er Faina.

Con questo non sto dicendo che noi giovani siamo innocenti agnellini additati ingiustamente, ma che, come nel caso degli adulti, ci sono ragazzi più responsabili e obiettivi di altri. Assistiamo a due differenti atteggiamenti da ambedue le parti. Per fare un esempio pratico: ci sono ragazzi che riescono a fare il sacrificio di non uscire la sera, mentre altri non si fanno scrupoli ad affollare le strade e a non seguire le norme di sicurezza. Infine, possiamo osservare anche due tipi di negozianti: chi non pensa a ciò che fanno i clienti fuori, ma al fatto che essi gli portano i soldi che non ha guadagnato durante il lockdown e chi invece si anima di coraggio, chiede agli avventori di seguire le norme, rischiando così di perdere i clienti o di venire addirittura picchiato. Quello che voglio dire, è che bisognerebbe smetterla di pensare che ad essere educati dobbiamo essere solo noi ragazzi e cominciare ad acquisire un’ottica più ampia e generale. Oltre tutto noi giovani siamo sensibili a molti argomenti che riguardano il rispetto dell’ambiente, quali il riscaldamento globale e l’inquinamento, problemi che spesso vengono ignorati dagli adulti, anche da quelli che ricoprono importanti cariche politiche.

Quindi, per un futuro migliore, e non parlo solo della situazione sanitaria in cui ci troviamo, c’è bisogno della collaborazione di tutti, senza dare per scontato che una generazione sia più saggia e responsabile di un’altra.

 

Chiara Cinquegrana, 3A classico