Negli Stati Uniti, precisamente a New York, in Florida, una neo-mamma ha deciso di registrare il figlio all’anagrafe né come maschio, né come femmina.” Imporre il sesso al proprio figlio è sbagliato”, attesta Ari Dennis,30 anni: ciò chiarisce perché sul certificato di nascita del neonato c’è scritto “sesso sconosciuto”. La giovane donna ha deciso di educare i figli, dal punto di vista dell’appartenenza sessuale, in modo neutro, per lasciar loro la possibilità di scegliere autonomamente a quale genere appartenere.

Il nome del neonato, di soli 11 mesi, è Sparrow, soprannominato dalla madre stessa “Thetby”; termine inventato ed usato negli Stati Uniti da comunità sempre più diffuse per designare i bambini “neutri”. Il termine indica bambini anatomicamente definiti, ma genderisticamente aperti alle possibilità che la vita presenterà loro e dunque definiti dal pronome neutro ‘they/them’. Gli organi genitali contrassegnano il bambino come maschio, ciononostante sarà il piccolo Sparrow a scegliere di appartenere ad un genere piuttosto che a un altro, dopo aver fatto esperienze di tutti i generi. Analogamente, la primogenita di Dennis, Hazel, a detta della madre, avrebbe scelto autonomamente, all’età di quattro anni, di essere una bambina. Ma i genitali definiscono il genere?

Il numero di genitori, che hanno deciso di non assegnare ai figli un sesso alla nascita, bensì di far prescindere il loro genere dal sesso biologico, sta via via aumentando e ad oggi sono molteplici le famiglie che decidono di crescere dei figli “neutri”, ritenendo di dare maggiore libertà ai propri figli, senza considerare che in questo modo li privano anche della certezza più elementare, quale il sesso biologico.

La primogenita Hazel ha dichiarato al WTSP: “Lui è il mio piccolino, non mia sorella o mio fratello “. La stessa madre, intervistata dalla trasmissione inglese Itv, Good Morning Britain, dichiara:” Vogliamo che facciano esperienza di tutti i generi, quindi vanno in pubblico e la gente li tratta come una bambina oppure come un bambino o anche come qualcuno che non si può dire. Ciò mostra loro quali sono le diverse opzioni” . Dennis cerca di giustificare la sua scelta, affermando anche:” Non impediamo in alcun modo a Sparrow di avere un genere, e non lo stiamo costringendo a far parte di un genere piuttosto di un altro. Non lo abbiamo assegnato alla nascita”. La trentenne conclude: “Perché limitarci solo ai due generi, maschio o femmina? Se il bambino si sentisse tutti e due insieme?”

Seguendo, però, la logica dei genitori di Sparrow, loro non sarebbero nemmeno in posizione di decidere se farlo crescere in quella famiglia piuttosto che in un’altra, nutrirlo in un modo piuttosto che in un altro o decidere di curare o meno il bambino. Di conseguenza, decidendo di non decidere influenzano comunque  il modo di vivere del bambino e ciò implicherebbe scegliere in ogni caso il suo tipo di vita.  Dal momento che è inevitabile influenzare con le proprie scelte la vita del bambino, sarebbe pertanto consono scegliere di farlo crescere al meglio, in accordo con il proprio sesso biologico.