Il giorno 18 gennaio 2021, l’isola di Procida, in provincia di Napoli, è stata nominata dalla giuria presieduta dal prof. Stefano Baia Curioni apitale italiana della cultura per il 2022. Il Ministro dei beni, delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ne ha dato annuncio alla stampa e ai media. Nella competizione figuravano anche le città di Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra.

La cosa che più ha stupito tutti è stato il fatto che,  per la prima volta, questo titolo non viene assegnato ad un capoluogo o ad una regione, bensì a un’isola con poco più di diecimila abitanti.  Procida, oltre ad avere una paesaggistica spettacolare, possiede un grande e invidiabile patrimonio culturale. Tuttavia, la scelta dei giudici si è basata non solo su questi due importanti aspetti, ma specialmente sul progetto che è stato presentato. Fin dal titolo, “La cultura non isola”, esso evidenzia come “ la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione  e conoscenza”.  Gli autori del progetto hanno anticipato che per il prossimo anno sono in programma 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 40 opere originali, 240 artisti e 8 spazi culturali rigenerati. Il progetto parte proprio dai colori dei borghi e dai pescatori e coinvolge molti artisti. In seguito a questo importante riconoscimento, oltre ai festeggiamenti, si è diffuso un comune sentimento di speranza per l’anno prossimo, la speranza che possa essere un anno di rinascita. Uno dei settori più colpiti è stato infatti il turismo: durante il 2020 gli incassi sono diminuiti notevolmente e purtroppo magnifici luoghi, come la nostra isola, non sono stati più visitati e hanno perso la loro principale fonte di guadagno.

Anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha espresso la sua gioia e il suo orgoglio per la bellissima notizia. Ha infatti dichiarato che questa è un’occasione straordinaria e che c’è grande soddisfazione nel modo politico campano. Inoltre, ha annunciato la presentazione dei vari contenuti del progetto nei prossimi giorni.                                                                                                                                        La nostra isola ha conseguito un’importante vittoria, uno schiaffo morale che ricompensa i Campani da tante offese. Troppo spesso, infatti, la bellezza e la ricchezza dei nostri luoghi sono state infangate da italiani del Nord che affermavano che il meridione è un posto che puzza e che siamo tutti buoni a nulla. Procida ha dimostrato, invece, quanto il Sud valga, quanta meraviglia si possa attingere dalle sue strade, dai suoi quartieri e dai suoi abitanti…

L’isola di Procida, terra di pescatori e di piccoli borghi, avrà quindi il compito di accompagnare tutta la Campania non solo verso la rinascita, ma verso il proprio riscatto.