Napoli è una città unica, dai linguaggi infiniti, ricca di bellezze e di tradizioni.
Napoli e’ anche le sue periferie, che dietro il degrado nascondono un’ allure fatta di calore e colori, di folclore e di arte.

E a Barra, quartiere periferico di Napoli, in una strada del rione Cavour, cinque palazzoni si sono colorati dei murales di Jorit Agoch, artista napoletano, di origini olandesi.

Il volto umano è il centro delle sue creazioni. Immensi, belli, imponenti i suoi volti trasmettono emozioni e celano, in varie loro parti, forti messaggi di natura sociale.

Dietro ogni opera, infatti, si nasconde una storia simbolica e ricca di significato.
Due strisce rosse sulle guance, segno di appartenenza all’ “HUMAN TRIBE”, simbolo di fratellanza e accettazione, sono il tratto distintivo della sua pittura.

Il primo murale realizzato a Barra da Jorit Agoch è il volto di Marthin Luther King che col suo “I have a dream” giganteggia in questa periferia troppo spesso dimenticata dalle istituzioni.

Jorit ha firmato, in questo quartiere a rischio, pure l’opera dedicata al presidente cileno Salvador Allende, quale simbolo di lotta, speranza ma soprattutto uguaglianza.

Il giovane street artist ha portato la sua arte nelle periferie e nelle zone problematiche poiché, afferma,  “crescere in mezzo a simboli di lotta e riscatto può aiutare i giovani a disporsi mentalmente in un modo più prospettivo, portandoli ad operare per avere un futuro migliore in un contesto migliore”.

Col suo ultimo lavoro è riuscito a stupire e a rendere internazionale la sua arte: “Sogni” è il murale che rappresenta tre visi dolcissimi di bambini che dormono e sognano… un futuro migliore per Barra e per tutte le periferie del mondo.

Sotto ogni murale, Jorit lascia un messaggio, una lunga frase che spiega il “contesto” e ciò che lo ha ispirato. Stavolta Ciro Jorit Cerullo, vero nome dell’artista, sotto il disegno però ha lasciato l’invito a lottare affinché i sogni dei bambini non rimangano irrealizzati… E gli adulti devono lottare per rendere possibile l’impossibile. E questo auspica l’arte urbana di Jorit Agoch, l’uomo che sta colorando Napoli el e sue periferie.