La strana aria che si è respirata durante il 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ha messo in discussione anche l’industria del fashion. I famigerati Art and Creative directors dei più grandi marchi hanno dovuto fare i conti con un cambiamento radicale del Fashion Show. Pertanto, accettando questa stimolante sfida, molti hanno dato adito alla propria fantasia dando vita a delle vere e proprie opere d’arte. Abbandonata la passerella, ormai passata di moda, è stato infatti necessario creare non solo uno spettacolo di presentazione delle nuove collezioni, ma un vero e proprio show di intrattenimento. È questo il caso di Giuliano Calza, famoso direttore e fondatore del brand GCDS, i cui capi sono tra i più desiderati e indossati dalla generazione Z, e non solo. 

Durante la Milano Fashion Week, GCDS ha presentato la collezione FALL WINTER 2021/22 Ready-to-Wear (moderno prêt-à-porter,), attraverso un breve cortometraggio a dir poco psichedelico. Apre lo spettacolo un tipico minimarket londinese, in cui entra spavalda una crew di ragazzi: tutti indossano i capi più “noti” del marchio, come giubbotti imbottiti e maglioni dai colori sgargianti con logo ben in vista. Il focus cade in particolare su uno, la cui mente è tempestata dal rumore dello scuotersi delle caramelle, ne trova una, dal colore rosso sgargiante e la ingerisce. Improvvisamente luci intermittenti introducono un universo parallelo, una sorta di Upside Down. Qui ognuno vaga senza direzione indossando con disinvoltura abiti e accessori estremamente particolari: strass, paillettes e tinte metallizzate illuminano lo sfondo cupo e indefinito. Geniale, inoltre, è la trovata della caramella, grazie alla quale il soggetto è trasportato in un altro mondo: un elemento della realtà quotidiana, che certamente lega la realtà metropolitana di Londra a quella più esclusiva dei capi lussuosi. Dunque, un universo targato GCDS, in cui la magia dello streetwear, tipica punta dell’iceberg del brand, spiana la strada alle più elaborate creazioni. Del resto, l’estro assoluto del direttore creativo Giuliano Calza risiede proprio nei capi meno commerciali, solitamente indossati da un pubblico più elitario.

Insomma, il visionario Calza ha dimostrato tutta la sua creatività nonostante le nuove esigenze del Fashion Show, dimostrando al contrario di essere più affine a questo tipo di spettacolo e lasciando supporre che la normale passerella avrebbe di gran lunga limitato la sua fantasia. In questo, infatti, GCDS ha proprio fatto centro: lo show, breve e intenso, capta l’attenzione dello spettatore non deludendo le sue aspettative, che fermentano minuto dopo minuto. Si tratta di un importante punto a favore per il marchio emergente, prettamente volto ad una visione futuristica della realtà, in cui la tecnologia raggiunge i suoi gradi massimi e le più evolute generazioni potranno indossare capi estremamente particolari e  finemente elaborati con disinvoltura, senza dover tenere conto di rigidi canoni.

Pertanto, ciò che differenzia GCDS da altri e, forse, più noti marchi nell’industria della moda è la spontaneità con cui si guarda lontano: non si tratta, infatti, di  volersi adattare alle esigenze della nuova generazione, poiché il punto di vista di Calza risiede già in essa, e questo nuovo Fashion Show ne è l’emblema.

Maria Vittoria Longobardi VB classico