L’Università di Napoli “Federico II” continua a distinguersi nel mondo, stavolta con delle eccellenze torresi. La rivista scientifica statunitense PLOS Biology” ha inserito il prof. Antonio De Maio e la prof. Flora Amato, originari di Torre Annunziata, tra i centomila scienziati più influenti del pianeta.

ll professor De Maio è un docente di Telecomunicazione presso il Dipartimento di Ingegneria elettrica e delle Tecnologie dell’informazione  dell’Università Federico II di Napoli nonché ex alunno del liceo scientifico “Pitagora” classe 1974; la prof. Amato  all’interno del dipartimento  ha il ruolo di ricercatore   di sistemi di elaborazione delle informazioni .  Adesso il prof. De Maio è entrato a far parte dei centomila scienziati più influenti del pianeta. “Gli autori di questa classifica hanno creato un articolato database“, si legge sul portale dell’Università, “definendo un nuovo metodo di classificazione basato su un indicatore che prende in considerazione citazioni ed impatto scientifico degli scienziati  valutati in relazione agli ultimi 22 anni di attività”. Nell’elenco è stato quindi inserito anche il professor Antonio De Maio, che vanta una lunga serie di prestigiose pubblicazioni.

Ho avuto la possibilità di intervistare il prof. De Maio facendogli alcune domande a nome di tutti i ragazzi, liceali e non, curiosi di conoscere la sua storia e il suo percorso.

 

“Prof De Maio, ci potrebbe gentilmente raccontare in modo semplice  come si fa a diventare professore universitario? Tra l’altro ad una giovane età come la sua?”

Dal punto di vista istituzionale ci sono un insieme di passi formali che coinvolgono abilitazioni scientifiche nazionali e valutazioni comparative basate sia su titoli accademici che risultati della ricerca. Perché così giovane? Sicuro c’è stata un’inclinazione naturale verso discipline scientifiche  completata da passione e da un lavoro assiduo e continuo, nonchè da un pizzico di fortuna legata al fatto di lavorare in un settore nuovo come quello dell’Information Technology.

 

“ Da piccolo già pensava di svolgere questa professione? Ha mantenuto fede ai suoi progetti? E se sì, da dove è nata questa passione?”

“No. Il motore è stato ed è senza alcun dubbio il piacere per lo studio e la passione per l’attività di ricerca scientifica. Poi, con il passare degli anni si è abbinata la voglia di trasmettere conoscenze alle nuove generazioni contribuendo e, auspicabilmente, dando un “imprint “significativo, alla loro formazione ingegneristica”

“Quali sono secondo lei le strade che un giovane deve seguire per intraprendere un percorso di eccellenza nel mondo del lavoro e nella vita?”

“Serve rigore, studio e sacrificio. Il talento aiuta ma non basta.  Cercate di viaggiare, eventualmente nell’ambito di scambi culturali tra istituzioni di diverse nazioni e apprenderete modi diversi di insegnare e pensare. Le diversità culturali insegnano tanto e soprattutto aprono la mente. Abbiate sempre rispetto degli altri e dei loro punti di vista.  Siate umili e credete sempre in voi stessi”

 

“La inorgoglisce sapere che cittadini di Torre Annunziata, come lei, abbiano conseguito riconoscimenti così importanti? E in che modo la nostra città ha influito nel percorso che le ha permesso di conseguire tali riconoscimenti?”

In realtà mi inorgoglisce molto l’idea che L’Italia e l’Università Italiana siano in grado di essere competitivi in svariati settori della ricerca. Personalmente tento di dare il mio piccolo contributo spinto da appartenenza e da spirito di abnegazione. Senza dubbio sono orgoglioso dei risultati scientifici conseguiti nel campo della radaristica che collocano la scuola napoletana dell’Università “Federico II” tra i più prestigiosi centri di eccellenza a livello internazionale. Torre Annunziata è il luogo in cui è cominciata mia formazione; qui ho frequentato le scuole elementari, medie e il liceo scientifico. Non posso che essere riconoscente a questa città…la mia città.”

 

“ Cosa si sente di consigliare a ragazzi e ragazze che dopo aver conseguito il diploma devono scegliere quale strada intraprendere? “

“ Inseguite le vostre passioni non smettendo mai di sognare e pensare alla grande. Non ponetevi limiti e non fateveli porre. Non accettate senza spirito critico informazioni ed evitate forme di nozionismo. Cercate sempre di andare a fondo nel capire i dettagli e di sviluppare una vostra opinione. Non abbiate paura di sbagliare, alla vostra età è normale, ma fate tesoro dei vostri errori. Cercate di pensare diverso e infine un pizzico di “follia” a volte non guasta! Non dimenticate mai che siete voi gli artefici del vostro futuro e di quello della nostra nazione”.

 Grazie a nome di tutti i ragazzi per la sua disponibilità e il tempo che mi ha dedicato nonostante i suoi molteplici impegni, le auguriamo di proseguire al meglio le sue attività future con la stessa semplicità e chiarezza che la contraddistingue e contraddistingue tutti gli uomini di cultura.  Ad maiora!

   Ausilio Angela Laura 2ACL