In un’Italia devastata dalla pandemia, dove prevale una gioventù demoralizzata, c’è ancora qualcuno che ha speranza e continua a lottare per il futuro.

Questo è il caso di Martina di Paola, una ragazza di soli diciotto anni di Pompei, cittadina in provincia di Napoli. Martina, durante il suo anno all’estero, ha preso la decisione più importante che un adolescente può ritrovarsi a dover prendere: quella di voler studiare intelligenza artificiale a diecimila chilometri di distanza da casa, in Corea del Sud.
L’intelligenza artificiale è una branca dell’informatica che si occupa di mostrare come un computer possa riuscire a simulare caratteristiche umane, come ad esempio Alexa o Siri.

Essendo una grande fan della Marvel sin da piccola, ispirata dal film ”Iron Man”, desiderava creare la sua intelligenza artificiale e lì la sua passione è cominciata. Nel 2019 è partita per un anno all’estero in Olanda e durante questa esperienza ha deciso di chiamare i genitori in Italia e riferire loro la decisione presa: studiare in Korea. Data l’opposizione dei genitori, lei ha cercato di non sollevare più la questione, ma una volta tornata in Italia, ha deciso di iscriversi ugualmente, di nascosto dai genitori. Non avrebbe mai potuto immaginare che la sua vita sarebbe cambiata da lì a poco.

La ragazza ha documentato la sua esperienza sui social network in particolare su Tik Tok. Il video della sua reazione alla scoperta dell’ammissione all’università è diventato virale raggiungendo il cuore di quasi 2 milioni di persone. Martina non pensava di potercela fare, dava per scontato un rifiuto da parte dell’università, siccome le probabilità di entrare erano davvero minime. Ma il suo impegno è stato ripagato: la ragazza ha dovuto procurarsi presso l’Ambasciata un visto per studiare al di fuori dall’Europa; ha dovuto inviare tutti suoi documenti personali, una lettera di raccomandazione, una lettera in cui esponeva i motivi per cui voleva studiare lì, certificazioni ed esperienze linguistiche. Successivamente, le hanno richiesto un colloquio in cui le hanno posto quesiti di matematica e fisica e alcune domande personali.

La storia di questa coraggiosa ragazza dovrebbe essere d’esempio soprattutto per noi giovani che presto potremmo ritrovarci a prendere simili importanti decisioni; lei è la prova di come un sogno, se veramente lo si desidera, si possa realizzare.