Cosa dobbiamo aspettarci da questa estate?
Maggio sta quasi volgendo al termine, lasciandosi dietro le giornate calde e i primi accenni della tanto desiderata estate. Un’estate di ripartenza, di ritorno alla normalità…o almeno così si spera. Sono tante, infatti, le domande che sorgono spontanee a noi giovani, reduci da uno stressante anno di DAD e di pandemia al punto che non vediamo l’ora che questa stagione arrivi. I dubbi principali riguardano la modalità in cui trascorreremo le vacanze, se saremo vincolati ad altre restrizioni relative alla sicurezza e, ovviamente, se sarà un’estate migliore di quella precedente. Insieme ai dubbi, c’è poi il timore di un aumento dei contagi o della diffusione di una variante che potrebbe rendere la nostra estate funesta. Il motivo di tali preoccupazioni è ovviamente l’atteggiamento di tutti coloro che continuano a non seguire le norme anti-covid con motivazioni del tutto futili, come è successo ad esempio ieri a Salerno, quando i tifosi si sono riuniti tutti per festeggiare l’entrata in serie A della squadra del cuore. Non so cosa pensare, sinceramente, di queste persone: se da un lato infatti ritengo che siano degli incoscienti che si comportano come se la questione covid sia stata qualcosa di poco conto, dall’altro lato ,però, non riesco a biasimarli più di tanto. Penso che il loro atteggiamento sia comprensibile in una situazione del genere, perché dopo tanto tempo passato tra quattro mura, perdendo anche la cognizione del tempo, è come se si uscisse per la prima volta, come un animale che dopo troppo tempo viene liberato dalla propria gabbia.
Come dice però la terza legge della dinamica: ad ogni azione corrisponde una reazione. Purtroppo quasi sicuramente ci saranno delle conseguenze e non si può affermare con sicurezza cosa accadrà. È certo, però, che nessuno riuscirebbe più a sopportare una situazione simile, uguale o addirittura peggiore a quella che abbiamo trascorso in quest’ultimo anno, che ha comportato problemi psicologici in particolare a noi ragazzi, soprattutto perché, non disponendo di tante opzioni di svago, l’unica cosa che abbiamo fatto in questo periodo è stato studiare. Tutto è stato connesso alla scuola, causando un vero senso di oppressione che ha portato ad alcuni studenti dei frequenti attacchi di panico o anche forme di depressione, patologie che lasceranno sempre un solco nel cuore di chi ne soffre.
Non so cosa aspettarmi da questa estate, non so se ci sarà una situazione positiva o negativa. L’unica cosa di cui sono certa è, che prima o poi, forse non in estate, ne usciremo. Allora, ciò che ci resta da fare è cercare di goderci questi mesi di vacanza, senza mai dimenticare la cautela.
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