Cos’è lo stalking? Il termine deriva dal verbo inglese “to stalk” e significa appostare, seguire. Esso riguarda una serie di atteggiamenti ossessivi tenuti da un individuo nei confronti di un’altra persona, perseguitandola e causandole principalmente stati di paura e di ansia, che possono arrivare ad un punto tale da compromettere la sua quotidianità. Questo fenomeno prevede la presenza di tre elementi: un persecutore o molestatore, una vittima e una relazione tra i due, caratterizzata dal controllo ossessivo da parte dello stalker. I comportamenti che possono far capire di trovarsi nella situazione possono essere le chiamate e i messaggi di continuo ad ogni orario della giornata, i pedinamenti, le aggressioni fisiche e le minacce.

Sulla rete, in questi giorni, è stato pubblicato il video di un esperimento sociale. Al suo interno una donna finge di essere inseguita dal suo presunto ex fidanzato, suo complice, e chiede aiuto ai passanti. L’obiettivo di questo esperimento è cercare di capire quanto le persone siano disposte ad aiutare una donna in difficoltà. La donna si è avvicinata a ragazzi e a uomini chiedendo loro di fingere di essere un conoscente o un fidanzato, così da fare andare via il finto ex stalker. Su sette tentativi, sei sono stati positivi: sei uomini si sono offerti di aiutare la vittima in difficoltà, proponendole di accompagnarla in un luogo più sicuro. Ma se fosse stato un uomo ad essere stato vittima di stalking? Avremmo ottenuto gli stessi risultati?

L’esperimento sociale è stato ripetuto diversamente. Al suo interno, un uomo viene inseguito dalla sua ex fidanzata e chiede aiuto ai passanti. L’obiettivo dell’esperimento è cercare di capire quanto le persone siano disposte ad aiutare un uomo in difficoltà rispetto ad una donna. Due donne su dodici hanno aiutato la vittima. Le restanti dieci donne hanno ignorato il ragazzo, hanno detto di avere fretta o hanno addirittura risposto ridendo, non prendendo la situazione sul serio.

Quando parliamo di stalking, lo stereotipo prevalente prevede che la violenza venga arrecata da un uomo nei confronti di una donna. Spesso, si parla di violenza sulle donne, di maschilismo, di femminicidio, ma viene quasi sempre trascurata la violenza sul sesso opposto, spesso considerato il carnefice e mai la vittima. La nostra società pensa che l’uomo sia dotato di più forza fisica rispetto ad una donna e che quindi, se si sentisse minacciato, sarebbe in grado di difendersi. Ma in realtà è un errore pensarlo, perché tutti possono aver bisogno di aiuto, indipendentemente dal fatto di essere uomo o donna. Come si può, nel 2021, raggiungere la parità di genere se continuiamo ad assistere a situazioni simili?