Astroworld Festival: quando un concerto diventa una strage.
L’Astroworld Festival, organizzato del cantante americano Travis Scott, ha avuto un grandissimo seguito, raggiungendo l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale in pochissimi secondi. Tuttavia, questo “successo” è stato tutt’altro che positivo.
Tenutosi lo scorso 5 novembre, a Houston, in Texas, ha venduto più di 50.000 biglietti, sold out in un ora, 30 milioni di dollari totali incassati. Eppure, qualcosa deve essere andato storto. Perché il numero di spettatori presenti ai concerti era ben più elevato. Più di 300 persone sono state portate in ospedale, molti in condizioni gravi. 10 i morti totali. Tra questi un bambino di soli 9 anni, dopo essere stato trasportato in ospedale in condizioni gravi, ha perso la vita. Gente calpestata agli ingressi non controllati, attacchi di panico, ossa spezzate, problemi di respirazione, effetti di droghe leggere e non, addirittura infarti.
Tutto questo sotto gli occhi di artisti del calibro di Drake, Roddy Rich, Lil Baby, Young Thug e molti altri che si esibivano, non dando peso a ciò che vedevano. Stando alle testimonianze, il rapper classe ’92 si sarebbe esibito per più di 36 minuti dopo che alcuni fan avessero chiesto aiuto e di sospendere l’esibizione.
Nei giorni successivi i vari partecipanti si sono offerti per coprire spese mediche ed anche funerali. Scott è tutt’ora sotto accusa, in un processo da oltre 1 miliardo di dollari. Molte erano le collaborazioni che lo coinvolgevano con Nike e altri progetti musicali, tutti sospesi o annullati.
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