Ubuntu è parola bantu che significa unione, fratellanza. Da circa quattro anni l’associazione Ubuntu è impegnata a Torre Annunziata in attività di utilità civica per incoraggiare l’istruzione e sostenere i diritti dei minori che si trovano in situazioni disagiate, in particolare rom e immigrati. L’associazione, dunque, ha come scopo l’eliminazione delle discriminazioni e dei maltrattamenti nei confronti di queste persone, che vengono aiutate anche a prendere coscienza dei propri diritti. I rom, in particolare, sono gli ‘invisibili’ della nostra società: arrivati spesso in modo illegale 8cioè senza documenti) in Italia, sono un popolo senza diritti: cacciati da vari luoghi, vivono spesso in baracche fatiscenti e non hanno assistenza sanitaria né la possibilità di iscrivere i bambini a scuola. Per favorire la loro integrazione l’associazione propone diversi progetti strutturati su due capisaldi: l’accoglienza dei bambini e il loro inserimento a scuola da un lato e quella dei genitori dall’altro. Tra le attività con i bambini, che avvertono un bisogno di integrazione e di normalità, ci sono: laboratori di psicomotricità; laboratori artistico-creativi (pittura e teatro); laboratori di lettura, ascolto e scrittura; uscite sul territorio. Tra le attività con i genitori, invece, ci sono lo sportello di ascolto e il laboratorio di igiene alimentare con gettone di presenza (buoni spesa che vengono dati ogni due o tre incontri). Questi progetti vengono organizzati con l’aiuto di esperti esterni, di volontari dell’associazione Ubuntu e volontari di un istituto superiore di II grado del territorio.

Tullia Lorenzo e Valeria Posticcio

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