Angelo Longobardi, Nicola Esposito, Emilia Esposito, Gioele Russomanno. Sono i nomi di alcuni dei campioni che il Liceo Pitagora-Croce attualmente ospita. Ad una giovane età, queste promesse nell’ambito delle arti marziali sono già campioni a livello regionale, nazionale e sono impegnati anche all’estero.  Studenti dell’Indirizzo Sportivo, i giovani talenti emergenti hanno rilasciato un’intervista nella quale hanno descritto alcuni aspetti salienti degli sport che praticano e tutte le responsabilità che derivano da questo impegno sportivo.

“Quanto, lo sport che praticate, ha influito sulle vostre relazioni con gli altri?”

Le arti marziali forgiano lo spirito e il carattere. Praticare uno sport è fondamentale nell’interazione umana ed è importante iniziare a farlo fin da bambini poiché allenando la forma fisica si acquisisce anche una forma mentis. Inoltre l’apprendimento di tecniche di autodifesa è essenziale per potersi difendere dai fenomeni di bullismo che avvengono, purtroppo, quotidianamente nella nostra società.

“Come riuscite a conciliare l’impegno scolastico e quello sportivo?”

Volere è potere. Maggiormente se si è professionisti e si ha una chiara visione dell’obiettivo a cui si aspira. Conciliare studio e sport non è una cosa impossibile. Con la forza di volontà e la determinazione si riescono a compiere grandi cose. La chiave è la dedizione verso ciò che si fa. Pur dovendo sacrificare, a volte, il tempo libero, si sa che per raggiungere un risultato bisogna lottare.

“Avete mai avuto l’istinto di utilizzare le vostre conoscenze in quest’ambito in momenti di rabbia?”

Le arti marziali insegnano l’autocontrollo. Le regole fondamentali che si devono apprendere per poter praticare questo sport sono: il rispetto delle regole, la disciplina e l’autocontrollo. Anche se a volte può esserci l’istinto di utilizzare le proprie conoscenze è importante frenarlo e ricordarsi che potrebbero mettere in pericolo le persone intorno.