Il “Glossario delle nuove parole d’amore” recitato dal cast di Mare Fuori durante la seconda serata del Festival di Sanremo 2024 ha dato vita ad un acceso dibattito. L’intento di Matteo Bussola è di fornire una chiave di lettura per relazioni sane e rispettose, ma molti lo hanno considerato superficiale e lontano dalla complessità del tema della violenza di genere. E diverse attiviste, tra cui Carlotta Vagnoli e Carolina Capria, hanno contestato l’incongruenza tra il tema annunciato da Amadeus (femminicidio) e il contenuto del testo, incentrato su un’idea romantica e sdolcinata dell’amore, che non coglie il tema nella sua profondità e tragicità. Alcune critiche si sono incentrate anche sulla scelta di affidare a un uomo il compito di scrivere un testo su un tema così delicato che vede protagoniste proprio le donne, tuttavia la polemica ha acceso un ulteriore dibattito sulla discriminazione degli uomini, che vorrebbero esprimere il loro parere, in una battaglia che solo in apparenza riguarda esclusivamente il mondo femminile. La stessa Elena Cecchettin, sorella di Giulia uccisa dal suo ex fidanzato, ha accusato il Festival di Pinkwashing, ovvero di utilizzare il femminismo come strumento di marketing, senza una reale attenzione alle problematiche concrete. E ha proposto di ascoltare le voci delle donne che hanno subito violenza: le loro esperienze e i loro punti di vista sono fondamentali per comprendere la complessità del problema e per trovare soluzioni efficaci. In risposta a tali accuse lo scrittore Bussola si è difeso, precisando che il suo non era un testo sul femminicidio, ma un “velocissimo glossario di relazioni sane vs. relazioni tossiche”. Ha inoltre sottolineato le difficoltà di affrontare un tema così complesso in soli tre minuti e ha rivendicato il suo impegno nella lotta contro la violenza sulle donne che prosegue ormai da anni. A supporto del testo di Bussola è intervenuto Alberto Pellai, definendolo un “bellissimo testo di educazione emotiva e sentimentale”. Altri hanno ritenuto adeguato sottolineare l’importanza di parlare di relazioni sane anche ai più giovani, utilizzando un linguaggio semplice e accessibile a chiunque.

Il testo di Bussola è stato considerato da molti un semplice elenco di buone intenzioni o un invito a riflettere sulle dinamiche relazionali. D’altronde il ruolo di Sanremo come palcoscenico per messaggi sociali è di impatto, offre la possibilità di raggiungere un pubblico ampio e diversificato, ma è importante che lo faccia in modo responsabile e consapevole. In definitiva, la polemica sul “Glossario dell’amore” di Sanremo va colto come un’occasione per approfondire la riflessione su temi importanti come l’amore, le relazioni, il femminicidio e la violenza di genere. È importante continuare a dialogare e a confrontarsi per costruire una società più giusta e rispettosa.

È fondamentale che il dibattito non si fermi qui. La lotta contro la violenza sulle donne e la promozione di relazioni sane e rispettose necessitano di un impegno costante da parte di tutti: istituzioni, social-media, cittadini. In particolare, i social hanno una grande responsabilità nel promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza, impegnandosi a diffondere informazioni accurate e non superficiali su temi di questo calibro.