La nostra penisola è piena di luoghi affascinanti e suggestivi, tra i più belli del mondo. Spesso sono nascosti e fuori dai giri turistici tradizionali.

L’Italia, infatti, è la custode privilegiata di centri, borghi e città che fanno palpitare il cuore.

Come l’isola di Procida, una perla del Mediterraneo, a pochi passi da Napoli, che si è candidata a “Capitale Italiana della Cultura 2022”.

Con il suo profilo frastagliato, tinteggiato dai tanti colori variopinti delle sue case, inframezzato da sprazzi di verde, Procida è la più piccola delle isole del Golfo di Napoli, ma  non meno ricca di fascino e di storia. È un semplice e incontaminato borgo di pescatori dove terra e mare quasi si confondono, legato a uno stile di vita che ancora si confonde con il passato, ispirazione di artisti e letterati.

Priva dell’allure mondana di Capri e della dimensione caotica di Ischia, Procida è quasi “l’isola che non c’è”, un luogo dove poter ancora provare quelle emozioni che di certo travolsero gli antichi Micenei che ne colonizzarono le sponde.

La candidatura dell’isola di Procida a Capitale della Cultura è un’opportunità che la Campania non può assolutamente permettersi di perdere.

È un’occasione storica per accendere i riflettori su uno dei posti più affascinanti del Golfo che, facendo da attrattore culturale a livello internazionale, non potrà che aumentare il giro dei  turisti, con una significativa e inevitabile ricaduta su tutto il territorio  regionale.

Il comune di Procida è l’unico della Campania, tra i dieci finalisti, ammesso lo scorso 16 Novembre alla fase finale della procedura di selezione che vedrà la Giuria assegnare il titolo a seguito di un’audizione pubblica il 14 e 15 Gennaio 2021.

“Non è un concorso di bellezza. Viene premiata la città che riesce a sviluppare il progetto culturale più coinvolgente, più innovativo e trasversale” – così il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha presentato il bando di partecipazione. Procida si è candidata, orgogliosa e sicura del proprio bagaglio di esperienze, tradizioni e bellezze.

E noi dobbiamo dirci fieri perchè essa è la prima isola a candidarsi nella storia dell’evento, e rappresenta la Campania e le piccole isole del nostro meraviglioso Paese.