Il 4 novembre 2021 il Liceo Pitagora – B. Croce di Torre Annunziata ha perso un punto di riferimento, un padre, un fratello e un alleato: il dirigente scolastico Benito Capossela. La notizia ha spiazzato l’intera cittadina lasciando nel cuore di ciascuno un abisso di dolore. Definirlo un semplice preside sarebbe riduttivo. Benito Capossela era il cuore pulsante della città oplontina, artefice di numerose manifestazioni per la difesa dell’ambiente e per la sensibilizzazione alla legalità. Caparbio e battagliero con un animo nobile volto alla giustizia, era in grado di fronteggiare qualsiasi ostacolo gli venisse posto con diligenza e tenacia. Una figura esemplare nel mondo dell’istruzione, idonea a gestire un istituto composto da tre sedi e sei indirizzi, tra cui il musicale, per il quale ha investito particolari ed intense energie. Il dirigente scolastico riteneva infatti che il Musicale fosse un importante riferimento per la formazione culturale delle nuove generazioni nella crescita, non solo del singolo individuo, ma dell’intera società.

Ha lottato, da vero guerriero, quando l’indirizzo rischiava l’eliminazione portando alto il nome della scuola, ricordandone l’eccellenza, non solo in tutto il territorio vesuviano, ma a livello nazionale ed internazionale per la partecipazione ad eventi di grande rilievo e per la fondazione di una sala d’incisione professionale a disposizione di tutte le scuole italiane. Ha riacceso la musica di “Elia Rosa” commemorandolo nel Concorso Musicale che da lui prende il nome, il “Premio Elia Rosa”, riservato agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, al fine di valorizzare il ruolo formativo della musica e la conoscenza del sassofonista. Non sarà semplice equiparare con la sua stessa perizia la dirigenza di una sede scolastica così impegnativa. Il preside Capossela è e sarà per sempre il volto del Liceo Pitagora, l’anima della giustizia torrese e la voce dell’ambiente.

Non lo dimenticheremo e non dimenticheremo tutto quello che ha fatto per i suoi alunni e per l’ambito circostante. Ugo Foscolo diceva che un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda. E noi, i nostri successi, lo ricorderanno.