Il 13 Luglio 2020, a Roma, la Presidenza della Repubblica ha istituito un “Attestato d’Onore” per premiare ogni anno giovani minorenni che rappresentano un modello di buon cittadino, essendosi distinti nello studio, nel volontariato e in attività solidali.

A ricevere il prestigioso titolo sono ogni anno cittadini italiani e non, che abbiano però frequentato la scuola italiana per almeno cinque anni. La candidatura da inviare alla Presidenza della Repubblica è proposta da enti, istituzioni o associazioni e verrà in un secondo momento esaminata da una Commissione. L’Attestato attribuisce il titolo di “Alfiere della Repubblica” ed è conferito dal Presidente della Repubblica a un numero massimo di 30 giovani l’anno. Nel 2022 l’impegno per la pace è il tema che ha ispirato la scelta dei giovani per il successivo anno. Nel 2023, dunque, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sono stati nominati 30 nuovi Alfieri della Repubblica; di questi ultimi, tre sono Campani. Aniello Capuano, nato nel 2004, è residente in provincia di Salerno ed è stato premiato per la forza con cui affronta la distrofia scapolo-omerale (FSHD), malattia che lo ha colpito da bambino, a causa della quale, ha perso la vista e l’udito. Nonostante ciò, la  malattia lo ha spronato a sostenere la ricerca scientifica sulla FSHD e, utilizzando le sue competenze scientifiche, ha aperto un canale Youtube attraverso il quale diffonde la conoscenza della sua malattia.
Josephine Riccio, nata nel 2006, è residente in provincia di Caserta ed è stata premiata per la forza d’animo con cui reagisce alle difficoltà provocate da una malattia che la costringe sulla sedia a rotelle. Nonostante le difficoltà fisiche , Josephine, riesce ad essere una studentessa brillante, disponibile con insegnanti e compagni di classe.
Giovanni Scialdone, nato nel 2004, è anche lui residente in provincia di Caserta. A soli 12 anni ha praticato manovre di rianimazione su una persona in arresto cardiaco salvandole la vita. Queste storie ci dicono che  è ammirevole che ci siano giovani che, nonostante le loro difficoltà, preservino tutta questa tenacia e la sfruttino per il bene del prossimo. Questi ragazzi devono  diventare un esempio per tutti i giovani e spronarli  a dare il meglio di sè.