IMG_5730Il 4 aprile alcune quinte del nostro istituto si sono recate al Teatro Augusteo di Napoli, per assistere all’incontro “Innovazione e Legalità”, finalizzato appunto a mettere in luce il legame esistente tra questi due elementi. La giornata, allietata dagli arrangiamenti delle canzoni di Pino Daniele realizzati dai musicisti Federico Luongo ed Enzo Anastasio e mediata dal prof. Rosario Bianco, ha visto la partecipazione di personalità importanti come Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli, il prof. Luciano Chiappetta, coordinatore del Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione, il dottor Nicola Graziano, magistrato e professore di diritto presso l’UniPegaso, la dott.ssa Luisa Franzese, Direttore Ufficio Scolastico Regionale della Campania. Nel corso della giornata sono stati presentati ben due libri: “Now! Strategie per affrontare le nuove frontiere del web” del dottor Danilo Iervolino e “male Capitale-La misera ricchezza del clan dei casalesi”, scritto dal magistrato Catello Maresca. Sembra esserci poco in comune tra gli argomenti trattati da questi due libri e tra i due autori. Danilo Iervolino è infatti il fondatore dell’Università Telematica Pegaso, che conta 35 sedi in Italia e 15 di pronta inaugurazione all’estero, mentre Catello Maresca, giovanissimo Pubblico Ministero della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Napoli, ha condotto le indagini che hanno portato all’arresto di Michele Zagaria, boss del clan dei casalesi, oltre ad aver partecipato all’operazione Spartacus III contro il gruppo Schiavone. Qual è il legame tra questi due uomini, campioni l’uno nel campo dell’innovazione, l’altro in quello della legalità? Come ha spiegato il dottor Iervolino, oggi la modernità ci dà una grande occasione di riscatto. Internet permette di accedere a qualsiasi informazione, di diffondere cultura, persino di iscriversi all’università. Soltanto attraverso la cultura si può sconfiggere l’ignoranza grazie alla quale la mafia persiste, nonostante decenni di lotta da parte dei magistrati e la morte di molti di loro. Secondo il dottor Maresca, il grande errore della mafia è stato quello di uccidere due magistrati, Falcone e Borsellino, pensando di eliminarli. L’effetto ottenuto è stato esattamente contrario, perché tutti gli italiani conserveranno sempre il loro ricordo: “dalla memoria bisogna passare ai fatti”, ha detto il magistrato. Non dobbiamo trasformare la legalità in un simulacro, renderla un qualcosa di irraggiungibile e teorico. Ogni cittadino si deve impegnare attivamente in una “rivoluzione culturale”, ha detto il sindaco De Magistris, deve essere coinvolto fin dalla gioventù nella lotta contro ogni tipo di illegalità, rimanendo coerente ai suoi valori. La svolta per la città di Napoli risiede infatti nei suoi ragazzi, nei giovani che sapranno cogliere il messaggio di iniziative come questa, che spingono attraverso esempi come il dottor Maresca, privi di attenzione mediatica, ad avere il coraggio di rifiutare illegalità e mafia. I giovani napoletani possono salvare la loro città e, ricchi come sono di “effervescenza geniale”, per usare le parole di Danilo Iervolino, ci riusciranno.

Articolo Maria Rosaria De Santis

Video Alessandro Palermo-Stefano Di Nola