13321630_1182119348479236_7336193714789406043_nLe finali dei Campionati internazionali dei Giochi Matematici della Bocconi sono state un’esperienza insieme piacevole e costruttiva.

Appena arrivati, ad accoglierci c’era una grande Italia in cui conficcare una bandierina  in corrispondenza di ogni città  finalista. È stato entusiasmante pensare che Torre Annunziata era là e noi ragazzi del Liceo Pitagora – B. Croce la rappresentavamo.

Un arco azzurro decorava la porta dell’università  ricordando a tutti che vi si svolgevano i Giochi matematici.

 

 

L’ Universitàarco bocconi

Ma è una volta entrata all’interno che sono rimasta meravigliata. Un ragazzo suonava il piano accanto a una parete decorata  con fiori di carta dai colori delle varie bandiere del mondo. Chiunque, mi hanno detto, può, in ogni momento della giornata, sedersi a quel piano e suonare ciò che vuole, allietando così studenti e ospiti .

L’atmosfera era piacevole e l’accoglienza calorosa. C’erano ovunque opuscoli sulla prestigiosa università  e addetti a dare chiarimenti per chi avesse voluto iscrivervisi. Potevamo comprare simpatici gadget ispirati alla matematica e libri di esercitazione per i Giochi.

libro bocconiDirigendoci verso le aule, un enorme giornale -un’opera d’arte contemporanea- mostrava grafici e statistiche e prospettava la scomparsa del debito pubblico.

Nei corridoi si riversavano, oltre ai tanti partecipanti ai Giochi, gli studenti dell’università. Studiavano in apposite cabine con pareti utilizzabili come lavagne.

L’aula grande e spaziosa ha reso le prove più piacevoli e anche le osservatrici ci hanno accolto con un sorriso. Ad ognuno di noi sono state consegnate una copia del giornale MATEpristem e una simpaticissima t-shirt.

Una magnifica esperienzabocconi aule

È stato bello metterci in gioco, conoscere ragazzi di ogni regione d’Italia e competere con essi, ma soprattutto è stato bello pensare che la matematica, a dispetto di tutti i luoghi comuni, è, in fin dei conti, come recitano le nostre magliette, un bellissimo “gioco da ragazzi”. Ringraziando l’università  Bocconi per la calorosa accoglienza e la nostra scuola che ha saputo offrirci questa grande opportunità , non mi resta che dire: “ad maiora”.