unnamedIl   28 Novembre  la famosa scrittrice e giornalista Cristina Zagaria, attualmente inviata di Repubblica Napoli, ha incontrato i ragazzi del Liceo Pitagora-B.Croce, per discutere con gli alunni, in un vero e proprio dibattito, della  violenza sulle donne, psicologica e fisica. Durante l’incontro sono stati fatti riferimenti al suo nuovo libro Cuore di Pugile- una farfalla sul ring, dedicato alla storia del pugile Irma Testa, originaria di Torre Annunziata. La Zagaria ha scelto di utilizzare Cuore di Pugile come esempio per una questione così delicata, perché rispecchia la femminilità in ambiti considerati “maschili”. Irma non è un maschiaccio, Irma è donna ed è pugile.

“Tutti siamo sempre concentrati sugli uomini, ma io credo si debba iniziare dalle donne”: per la giornalista è essenziale che siano prima di tutto le donne a rendersi conto di quanto valgono. In una società come la nostra, infatti, tantissime sono le ragazze e le donne convinte di non valere nulla in confronto a un uomo. Nel caso di Irma Testa, ad esempio, il pugile torrese ha immediatamente capito e coltivato le proprie potenzialità. In una città come Torre Annunziata, in un quartiere difficile come il suo, dove le ragazze devono mettersi le scarpette da ballo e i ragazzi i guantoni, è riuscita a far sentire la propria voce, credendo nella sua forza “al femminile”.

Un argomento che ha colpito i ragazzi è stato il “nessun genere”. La Zagaria afferma che l’unico modo per abbattere i muri che dividono il “mondo delle donne” da quello “degli uomini” è eliminare la distinzione di genere. “Le macchinine sono da maschi”, “le barbie sono per femmine”, “le spade laser sono per i maschi”, “le principesse Disney sono per femmine”… Se tutti questi stereotipi venissero spazzati via, tutti i bambini e le bambine, tutti i ragazzi e le ragazze, tutte le donne e gli uomini, si sentirebbero liberi di amare ciò che vogliono, senza temere di essere etichettati ed esclusi.

La giornalista ha poi ‘puntato’ ai ragazzi in prima persona. Conoscere ciò che pensavano del femminicidio e della violenza in generale, per spronarli a capire perché è una cosa terribile da fare. Per spronarli a capire che siamo tutti uguali. Le donne possono fare ciò che fanno gli uomini e viceversa.

La stessa Zagaria racconta di aver trovato degli ostacoli durante la sua carriera per il suo “essere donna”. Quando era inviata in Calabria,  infatti, e si occupava di cronaca nera, la tenevano lontana dai luoghi del crimine perche considerati “troppo” per una donna e la spedivano a parlare con gli agenti, suggerendole perfino di “scoprire un po’ le gambe”. Ma lei non si è rassegnata, ha provato di essere all’altezza di quei casi proprio quanto lo erano i suoi colleghi maschi, se non di più.

I ragazzi del liceo ovviamente non si sono presentati impreparati. Gli alunni della 2A Linguistico, ad esempio, hanno preparato l’acrostico della parola “farfalla” (in riferimento a Cuore di Pugile), che la scrittrice ha apprezzato così tanto da commuoversi.

Clara Flauto 2A classico