Quello del ‘Blue Whale” sembra essere il nuovo “gioco del suicidio”, diffusosi sui social nell’ultimo periodo. Anche “Le Iene” si sono interessate a questo fenomeno, spiegando nella puntata del 14 maggio in cosa consista questo “gioco”. Sembra, infatti, che si tratti di una sfida che porta i partecipanti a superare 50 livelli per arrivare all’inevitabile suicidio. Il primo dato certo su cui è nata la speculazione del fenomeno è stata un’indicazione fornita dall’Unicef circa il numero dei suicidi avvenuti in Russia: oltre mille suicidi l’anno di ragazzi compresi tra i 9 e i 17 anni. La situazione, tuttavia, sembra essere arrivata ad un punto critico. Nonostante le critiche mosse a questa “pratica del male”, sono ancora molti i teenagers che sfidano se stessi abbandonandosi a questo gioco del male. La cosa preoccupante è che il fenomeno è giunto rapidamente anche in Italia. Di recente, infatti, il web ha riportato la notizia di una tredicenne di Pescara che è stata salvata poco prima del suicidio grazie all’intervento dei genitori. Lei stessa ha confessato ai medici e ai genitori di aver incominciato il gioco “Blue Whale”. Un altro caso in Italia si è avuto a Livorno con il suicidio di un ragazzo che si è lanciato da uno dei palazzi più alti della sua città. E’ stato un suo compagno a testimoniare, insieme al padre, che questo ragazzo giocasse alla “Blue Whale” e che rispettasse le regole proposte dal gioco. Nonostante i giornali ne parlino sempre con più certezza, tuttavia c’è ancora chi sostiene che sia tutta una “grande bufala”. Eppure, vera o falsa che sia la notizia, sembra essere diventata una moda che sta coinvolgendo sempre più ragazzi.  Per aiutare quelli più deboli in Italia c’è la possibilità di chiamare o di scrivere in chat al Telefono Azzurro o di visitare i siti “Youngle” e “Generazioni connesse”. Agli adulti che vogliono vigilare sui propri figli, gli smartphone hanno offerto la possibilità attraverso alcune applicazioni di “parental control” di sorvegliare i minori ed evitare che questi possano visitare siti pericolosi.

Tonia Gallo IV B classico