Sangue e terrore alla fine del concerto della pop star Ariana Grande nell’Arena di Manchester il giorno 22 Maggio. Secondo quanto riportano gli inquirenti l’esplosione è stata provocata da un uomo che ha fatto detonare un ordigno riempito di chiodi per aumentarne il potenziale distruttivo. L’attentatore è Salman Abendi, 23enne britannico di origini libiche, già noto alle autorità. Con questo atto di terrorismo egli ha provocato quella notte 22 morti e 59 feriti, tra questi 12 bambini gravi di età inferiore ai 16 anni. Il numero di morti include lo stesso attentatore che si è fatto esplodere azionando l’ordigno. Tuttavia le testimonianze sono confuse: alcune persone parlano di esplosioni, altre di spari, altre ancora dello scoppio di un altoparlante, ma è, ormai, evidente che si è trattato di un atto atroce molto simile a quelli che si stanno verificando dallo scorso anno in diverse zone d’Europa. La folla terrorizzata si è gettata fuori dall’edificio, invadendo strade e la stazione vicina. Sul luogo sono arrivate auto della polizia, ambulanze per soccorrere i feriti, mentre un elicottero sorvolava la zona. David Richardson era al concerto con sua figlia Emily e racconta al “Manchester Evening News”: <<Le persone stavano iniziando ad uscire, mi sono girato a sinistra e ho sentito un’esplosione. A quel punto abbiamo visto fumo, tutti sono scappati.>> Decine sono le persone che nelle ultime ore sono alla ricerca dei loro parenti. L’Unità di crisi della Farnesina e l’Ambasciata d’Italia sono in stretto contatto con le autorità inglesi per verificare l’eventuale presenza di italiani sul luogo. Theresa May, nel pieno della campagna elettorale per il voto dell’8 giugno, ha parlato di un attentato “orribile” e ha annunciato che sospenderà le attività in programma in vista delle elezioni. Gli inquirenti stanno ancora indagando nelle ultime ore per comprendere se vi sono connessioni tra la rivendicazione dell’Isis e l’attacco alla Manchester Arena. La città, al momento, è ancora sotto shock per l’attacco improvviso e per la perdita dei propri cari in una serata che doveva essere di gioia e divertimento.