Libri custoditi nella sala dello Stabat Mater, in figura i libri di Galileo Galilei
Libri custoditi nella sala dello Stabat Mater, in figura i libri di Galileo Galilei

Bologna, la città dei portici, delle torri e delle eleganti strutture, è l’antichissimo capoluogo dell’Emilia Romagna, affascinante e accogliente, stimolante e interessante. Meta ambitissima dei lettori che vengono attratti nel luogo da una peculiarità essenziale: le biblioteche. Insieme alla più antica università del mondo, la prestigiosa Alma Mater Studiorum, esse contribuiscono a mantenere vivo il primato culturale della città. Tra le biblioteche principali ricordiamo l’Archiginnasio e la Sala Borsa, entrambe nate con lo scopo di arricchire la conoscenza dei cittadini e di favorirne facilmente la diffusione. L’Archiginnasio di Bologna è un palazzo edificato nel centro della città intorno al XVI secolo, su commissione di papa Pio IV, il quale intendeva realizzare un luogo in cui potessero essere svolti i vari studi universitari, fino ad allora dispersi in luoghi differenti. Nel XIX secolo l’edificio perse la sua funzione e si avviò a diventare il simbolo dell’elevata speculazione antica. Al primo piano ritroviamo la grande sala dello Stabat Mater, in memoria della prima esecuzione di Gioacchino Rossini, la cui solennità è data dalle numerose iscrizioni e stemmi di docenti e studenti dell’epoca. La sala custodisce poi i volumi delle più celebri e famose menti della storia: Galileo Galilei, Cartesio, Darwin, Lavoisier, per arrivare poi ad Albert Einstein, il quale ha tenuto una conferenza sulla teoria della relatività nella metà del secolo scorso.

Insegna dell'edificio posto all'ingresso del palazzo
Insegna dell’edificio posto all’ingresso del palazzo

Di eguale importanza è la Biblioteca Sala Borsa, affacciata su piazza Nettuno e inaugurata nel 2001. E’ una struttura luminosa e viva che si erge su una pavimentazione trasparente, attraverso la quale si possono vedere reperti archeologici dovuti alla sedimentazione di varie civiltà.  Si tratta di una biblioteca pubblica di informazione generale volta allo studio particolareggiato della cultura contemporanea.  Sempre ricca di giovani e appassionati, la biblioteca è ampiamente frequentata per la possibilità che offre di usufruire di tutti i possibili mezzi di informazioni, quali libri, CD, video, mappe, riviste o computer. In conclusione Bologna merita a pieno l’appellativo di “Dotta”, così come indubbiamente merita anche quello di “Grassa”, ed è per questo che consigliamo a tutti di visitare questa città così piena di ricchezze artistiche e culturali.

Rossella D’Aquino