Tanti nomi, tanti volti, tante voci – Vico Esclamativo di Chiara Nocchetti
Amara ha ventisette anni. La sua fuga è iniziata quando di anni ne aveva ventitré. Chiama fratelli coloro che tentano la sua stessa strada, da chi ha visto morire al suo fianco ai volti esausti trasmessi in televisione. Casa sua l’ha lasciata con il puzzo di morte addosso, una nota di sale tra le pieghe delle mani. Poi è arrivata La Paranza e ha smesso di essere un naufrago degli eventi. Ha smesso di essere solo.
Adesso Amara fa la guida in francese per i turisti delle Catacombe di Napoli. Il Rione Sanità, quello da cui i genitori mettono in guardia i figli, ha aperto le sue braccia e l’ha accolto come un figlio ritrovato.
Così ha fatto anche con Salvatore, Enzo, Gina, Antonio D., Carmine, Valeria, Gianni, Raffaele B., Carlo, Lello, Nando, Marta, Antonio F., Miryam, Andrea, Vincenzo, Gaetano, Susi, Raffaele P., Francesco, Valeria, Marco, Giuseppe e Adele. Tanti nomi, tanti volti, tante voci. Voci di quel quartiere che ha imparato ad alzarsi in piedi da solo. Voci che quelle strade hanno visto arrochirsi da bambine ad adulte, voci che in quei vicoli sono capitate per caso, per destino. Le ha ascoltate una ad una Chiara Nocchetti, che di anni ne ha ventiquattro. Le ha messe su carta senza cedere a mezzi termini, non addolcisce la pillola. Racconta di peccati commessi, di pene da scontare, di giustizia e di ingiustizie. Non ci sono santi, non ci sono irriducibili menti criminali: c’è chi ha cercato di sopravvivere ma non giustifica le proprie nefandezze, tenta di rimediare; c’è chi tende una mano perché gli è stata precedentemente tesa; c’è chi ha bisogno di un posto a cui appartenere e lo ritrova in volti segnati da cicatrici e sorrisi.
«[…]La Paranza in napoletano significa gruppo, insieme. E insieme è il contrario di soli. Insieme è una bella parola», dicono con una sola voce Amara e Chiara.
Ed è insieme che ce l’hanno fatta, i ragazzi de La Paranza.
Ce l’hanno fatta e adesso le Catacombe di San Gennaro vantano 103.860 ingressi, 23 persone occupate e 11.770 metri quadri di patrimonio recuperato.
Ce l’hanno fatta e continuano a farcela.
Martina Lovisi 5A classico
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