Carmine e Valeria sono partiti con un ‘noi’. Un noi piccolo, nato in una parrocchia, dall’ostinazione di lui ad aspettarla e dalla scelta di lei di dirgli di sì. Valeria ama la gente, ama viverla e respirarla. Carmine ama Valeria e il loro noi era destinato ad essere molto di più. Oggi quel noi è diventato grande come l’appartamento in piazza del Gesù che adesso abitano, un’enorme casa piena di stanze che hanno voluto trasformare in un rifugio. Accolgono bambini senza casa e senza famiglia da quattordici anni. Chiaramata, la creatura nata dal loro sangue in quella famiglia allargata e in quella casa sempre piena, li chiama i suoi comefratelli.

Carmine si è innamorato di Valeria perché non ama solo lui. E perché è stata lei ad insegnargli ad amare. Ora i loro volti sorridono felici dalla pagina di un libro.

Questo è l’amore del rione Sanità. È l’amore che nasce dove non c’è molta speranza, fra i vicoli di un quartiere che non riesce a dare ai suoi figli quanto meriterebbero. E paradossalmente è proprio questo amore, nato dal marcio e dal veleno, a salvare questi figli. Che li spinge a stringere tenaci la vita e a non lasciarla andare. E a restituirla al luogo che li ha visti venire alla luce.Questo amore viene dal rione e al rione ritorna, perché apre gli occhi alla bellezza e cerca di fare in modo che sia visibile anche agli altri. È così che è nata la Comunità San Gennaro, la cooperativa da cui è nato il cambiamento nella Sanità, per diffondere la bellezza di un quartiere abbandonato a se stesso, che in se stesso rinasce e si apre al mondo.

Il libro di Chiara Nocchetti racconta le voci di chi ha deciso di restare per costruire qualcosa. Che con pazienza e forza si è risollevato dal proprio veleno e ora ha fatto dell’aiutare gli altri la ragione per andare avanti. In questo rione non ci si salva da soli. Da soli è facile sprofondare e perdersi per sempre. Ma c’è una catena di mani tese pronta ad afferrare chi si è smarrito. Mani come quelle di Carmine e Valeria, di Carlo, di Salvatore, di Raffaele e di Gina, una ‘paranza’ di giovani che hanno visto che il cambiamento è possibile. E hanno deciso di diventarlo.

 

Caterina de Martino V A classico