Quasi 60mila visualizzazioni su youtube, 3 singoli usciti e un piccolo grande sogno che sembra diventare realtà: bastano queste poche parole per descrivere Giuseppe Cirillo, in arte Yoseba, alunno del liceo Pitagora B. Croce.

A poco più di un mese dall’uscita del suo terzo singolo “Quello che non hai” siamo riusciti ad intervistarlo.

Come è nato questo tuo interesse per la musica?  E’ una passione che hai da sempre?

 A me piace la musica da sempre, infatti da bambino ho sempre giocato con la musica. Adoravo fare il Karaoke e canticchiare. Ascolto tutti i generi di musica; infatti sfogliando la mia playlist non vi è un genere predominante: da pop a rap, musica degli anni Ottanta… Adoro Baglioni, De Gregori, De Andrè: sono loro i miei ispiratori in quanto  sono i veri autori della musica italiana.

Come è nata la voglia di scrivere testi, che tra l’altro rispecchiano molto ciò che gli adolescenti al giorno d’oggi vivono? Da cosa trai ispirazione per scriverli? Ciò di cui parli è qualcosa che realmente hai vissuto?

La voglia di scrivere è nata per gioco per poi diventare qualcosa di più serio; è diventato un modo per sfogarmi e un’attività nella quale trovo sollievo. Mi piace, inoltre, la sensazione che provo quando altre persone cantano ciò che ho scritto. Nella maggior parte dei casi parlo di esperienze e emozioni che ho realmente vissuto e che continuo a provare. Ma mi piace anche scrivere storie e situazioni delle quali sento parlare o che immagino.

Qual è a tuo parere il verso di una canzone che ti racconta?

Nel secondo pezzo, ‘Resilienza’, ci sono molte frasi che mi rispecchiano: partendo dal titolo che vuol dire affrontare i problemi a testa alta, fino ad arrivare al verso ‘nessun problema che perdo un treno se un’ora dopo volo in aereo’ : possono capitare imprevisti ma subito riesco a trovare una soluzione.

Peppe, sappiamo che non dovremmo porti questa domanda, ma tutti vedendo le tue instagram stories notano il possibile arrivo di un nuovo singolo. Faresti uno spoiler per noi?

 A me piace molto scrivere versi romantici per raccontare le esperienze che provo. Se dovessi rivelarvi una frase del prossimo pezzo, potrebbe essere  ‘vince solo chi sa aspettare’. 

Come in ogni percorso musicale e non, ci sono “ostacoli” , se così possiamo definirli, che si identificano con l’appellativo di “haters”. Cosa pensi di questo tipo di persone?

Io sono dell’idea che se parlano di te vuol dire che fai rumore; se fai rumore vuol dire che sei seguito; se sei seguito vuol dire che qualcosa di buono lo stai facendo. Se stai facendo qualcosa di buono, vinci sempre.

Hai un particolare progetto a cui tieni particolarmente?

No, in realtà non ho un particolare progetto perché sono molto imprevedibile: un giorno mi piace una cosa, il giorno dopo potrebbe non piacermi più. L’unica cosa di cui sono sicuro è che voglio vento in poppa, sempre.

Viste le esperienze fino ad ora fatte e i risultati che hai e stai avendo, c’è qualcuno che vorresti ringraziare?

Ringrazio i miei migliori amici che mi stanno vicino e mi aiutano nel mio percorso; ringrazio la famiglia che mi sostiene, mio fratello che è il mio primo fan e ringrazio soprattutto la mia musa ispiratrice che è nel mio cuore. Vorrei inoltre ringraziare la mia scuola e i ragazzi di questo magnifico progetto! Supporto per voi!