Michela Marzano, IDDA, 2019
Einaudi Stile Libero Big, pp. 240, € 17,50

Idda è un romanzo di Michela Marzano, filosofa, politica e saggista italiana. È un libro che tratta temi differenti, molto forti, che fanno appassionare il lettore. Alessandra, la protagonista, è una ragazza pugliese che vive a Parigi da quando la madre è morta e insegna biologia vegetale all’università. Pierre è il suo fidanzato, un uomo gentile e dolce che la sostiene e la appoggia in tutto. Vivono felici, finché Ale, a contatto con la suocera Annie, malata di Alzheimer, si immerge in un’indagine che la porta a rivivere la sua infanzia e a ripercorrere la vita della madre. Soltanto grazie a idda (lei, in dialetto pugliese) trova il coraggio di raccontare a Pierre la sua storia e di tornare con lui in Salento. Il recupero del passato è centrale in questo romanzo e l’autrice riflette su quello che resta di noi dopo la perdita della memoria e dei ricordi. Ale e Annie sono entrambe orfane del passato, una per scelta e l’altra no. Ma, ci spiega la Marzano, si abbandona l’identità, non i sentimenti. A un anziano malato bisogna concedere il diritto di lasciarsi andare, mentre le persone come Ale devono affrontare il passato per capire chi sono. Alessandra non vuole ricordare a causa dell’incidente, procurato dal padre ubriaco, in cui è morta la madre Giulia. Non riesce ad accettare e a elaborare questa tragedia e preferisce fuggire, abbandonare la sua famiglia all’oblio. Ed è per questo che non vuole avere figli, non vuole generare creature per poi farle soffrire. Mentre Annie peggiora, Ale ricostruisce la sua vita e nella vecchia casa dell’anziana trova lettere e oggetti che la rendono malinconica ma desiderosa di conoscere. Così instaura un legame speciale con la suocera, grazie alla quale riscopre il suo essere figlia, decidendo così di riallacciare i contatti con il padre e la zia. Anche la suocera ha avuto difficoltà con la maternità e Ale, dopo aver saputo dell’aborto della donna, sente di essere la figlia femmina che Annie aspettava. Le loro vite viaggiano parallele ma opposte e la perdita di memoria di Annie diviene strumento di rinascita per la giovane Ale. Questa storia ci ricorda quanto sia importante prendersi cura di una persona anziana e malata e imparare ad amarla.

Da questo romanzo che parla di memoria, di perdite, di identità e di passato, impariamo che ciò che non passa mai è l’amore. Ed è grazie a questo amore che Ale, dopo esser tornata in Puglia e aver trovato la pace interiore, resta incinta e mette al mondo la ‘speciale’ Giulia Annie Maria.