DSC_0102“I pazzi sono ovunque, ne è pieno il mondo. Ce ne saranno in sala certamente e pensandoci bene, in fondo in fondo, lo sono pure io, modestamente. E compatite questa mia follia se vi ho donato un’ora di allegria”. Queste le frasi finali dello splendido ed esilarante film “Il medico dei pazzi” di Totò, che adattò in versione cinematografica la commedia “’O miedeco de’ pazze”, scritta nel 1908 da Eduardo Scarpetta, il padre naturale di Eduardo De Filippo. Sabato 12 dicembre 2015, questa commedia è stata portata in scena al teatro Politeama di Torre Annunziata dalla compagnia amatoriale “Attori per Caso”, di cui faccio parte: abbiamo cercato di rappresentare al meglio gli innumerevoli equivoci e le situazioni esilaranti che si rincorrono nella commedia. “’O miedeco de’ pazze” ha come protagonista Ciccillo, giovane nullafacente che vive da anni a Napoli alle spalle dello zio Felice, il quale crede di pagare gli studi di medicina al nipote. Quando però Felice arriverà a Napoli da Roccasecca, Ciccillo sarà costretto a mettere in scena un raggiro, facendosi credere direttore di una clinica psichiatrica e avvalendosi dell’aiuto dell’amico Michelino, da me impersonato, con l’appoggio degli inconsapevoli ed eccentrici clienti della Pensione Stella, la presunta clinica. Tutto poi si risolverà in un divertente e inatteso finale.

La messa in scena di questa commedia, proprio per la sua trama imbrigliata, elemento comune a tutte le commedie scarpettiane, ha richiesto molto impegno da parte di tutti i componenti della compagnia, riuscendo infine, come si dice nell’epilogo della commedia, a far divertire il pubblico in sala. Nella compagnia degli  “Attori per Caso” oltre a me ci sono altri tre giovanissimi attori , anche se il teatro rimane per molti miei coetanei un’attività dal sapore antico, che essi spesso avvertono come estranea al loro modo di essere. In realtà, invece, il teatro costituisce un mondo modernissimo e affascinante che permette all’attore di immedesimarsi in personaggi sempre diversi, di sperimentare situazioni e contesti differenti, lontani e sconosciuti. È solo un’affermazione superficiale dire che il teatro non ha futuro e che appartiene solo al passato, anche se purtroppo questa è una convinzione assai diffusa. Quasi superfluo, poi, ricordare l’alto valore culturale che il teatro possiede. Basta pensare ad autori come Shakespeare o Pirandello per comprendere l’importanza del teatro nella storia e nella cultura non solo italiana, ma di ogni paese.