diverso_teatro_2Lunedì 9 maggio il Liceo Pitagora- B. Croce ha ospitato lo spettacolo teatrale del laboratorio Teatrale “Anita Sorrentino” dal titolo “Diverso da chi?”.

Per la prima volta il laboratorio teatrale ha presentato due spettacoli: dopo “Lucio incontra Lucio” andato in scena pochi giorni fa, ieri è stata la volta di “Diverso da chi?”.

Questo spettacolo punta a far riflettere su quanto sia complesso il termine ‘diverso’ e, nello specifico, quanto sia inadatto il termine ‘disabile’. Molto spesso i cosiddetti “normodotati” tendono a conservare in una teca di cristallo persone che hanno appunto solo esigenze diverse da loro, ma non per questo possono essere etichettati come impediti.

Il nostro liceo ha sempre proposto attività didattiche rivolte alla sensibilizzazione verso la disabilità e quest’anno ha deciso di mantenere questo tema anche per il laboratorio. Così  si è pensato di ricostruire una serie di esperienze in cui gli stessi ragazzi hanno dimostrato più attenzione alle esigenze dei loro compagni “diversi”, ma poi “diversi da chi?”.

Il Progetto teatro punta alla consapevolezza del dire e del fare. Un lavoro serio ed impegnativo, sviluppato lungo l’intero anno in orario extracurricolare. Il Laboratorio teatrale è stato diretto, in collaborazione con le docenti Elisa Esposito e Annamaria Raiola, da Esmeraldo Napodano e Pasquale Nastri, della Compagnia Teatrale i “SenzArteNèParte”, exallievi del liceo e soprattutto ex alunni del Laboratorio Teatrale, i quali hanno saputo trasmettere agli alunni entusiasmo e passione.

Prima della rappresentazione gli alunni della I G dell’indirizzo musicale, che hanno partecipato anche al Concorso “Elia Rosa”, hanno suonato un medley di colonne sonore tratte da “Romeo & Giuletta”, “Nuovo Cinema  Paradiso” e “Mission Impossible”. Successivamente è stato mostrato il video in cui il pianista Ezio Bosso  suonava “Following a Bird” al festival di Sanremo.

Lo spettacolo teatrale si è svolto in un’alternanza di dialoghi tra giovani e balli. Negli sketch con dialoghi erano sempre presenti persone normodotate e disabili in scene di vita quotidiana, dai quali sono emersi i pregiudizi e gli errori che spesso si commettono, anche involontariamente, nell’affrontare la disabilità come un elemento negativo.

Durante lo spettacolo si è poi fatto riferimento ad alcuni ‘eroi’, che però hanno una particolarità: sono su una sedia a rotelle, e tra essi sono stati nominati il nuotatore Salvatore Cimmino, il giornalista Dario Ricciardi e il musicista Ezio Bosso.

Inoltre si è parlato del volontariato, che spesso viene trascurato da noi giovani. Il tema è stato affrontato in un dialogo nel quale due ragazze sostenevano che è meglio passare una vacanza facendo volontariato in un centro di disabili che stare al mare con le amiche.

Prima di concludere si è fatto riferimento ad una frase di un libro di Angela Gambirasio: “Tutti abbiamo dei limiti, ma nessuno è limitato”.

Come sorpresa finale è salito sul palco il giornalista Dario Ricciardi il quale. dopo aver ringraziato tutti per il sostegno, ha detto che la parola “disabilità” è una delle due parti di un equazione “spietata”:

DISABILITA’ = SOLITUDINE.

Una solitudine che i disabili riescono a combattere oggi soltanto attraverso i social network, dice lo stesso Dario, perché su Facebook, Instagram, Whatsapp, siamo tutti uguali, e lì ”io mi sento a mio agio”.

(foto di Chiara Cirillo e Stefania Di Maria)

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