“But first let me take a selfie” (ma prima fammi fare un selfie): eccola qui una delle frasi più usate del momento, utilizzata dal gruppo The Chainsmokers come pre-ritornello di una delle canzoni più cliccate del 2014.

Il selfie, diventato ormai dal 2013 vocabolo inglese e dal 2014 anche italiano, è una parola che sta ad indicare un autoscatto realizzato con una fotocamera digitale, che successivamente verrà postato su i social network. Da anni ormai il selfie è considerato una forma d’ arte o  un modo per far sapere agli altri dove si è stati, con chi si è stati o semplicemente per immortalare un bel momento della propria vita. A questa moda non si è sottratto nessuno, nemmeno il Papa o Barack Obama, tanto da suscitare polemiche in tutto il web.

Qualche settimana fa, per esempio, l’atleta paraolimpica italiana Bebe Vio si è fatta un selfie con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in occasione della cena organizzata dallo stesso per i rappresentanti del  governo italiano a conclusione del suo  mandato.

La foto ha fatto subito il giro del web raccogliendo molte critiche e anche molti complimenti, rivolti alla ragazza che, pur avendo problemi fisici, con lo sport è riuscita ad arrivare fino a farsi un selfie con Barack Obama!

Molte persone associano la nascita del selfie con l’avanzamento tecnologico e l’introduzione della fotocamera all’interno degli smartphone, i moderni telefonini.

In realtà l’origine del selfie è molto più antica; infatti risale all’ invenzione delle prime macchine fotografiche, anzi ancor prima, quando i nobili dandy si facevano fare dei ritratti da mostrare agli ospiti. Un esempio molto antico si potrebbe vedere nel Narciso di Ovidio che, innamoratosi della sua immagine, si getta nel fiume e annega.

Ovidio infatti scrive: “Ma ciò che guardo e mi piace non lo trovo, tanto è l’inganno che imprigiona il mio amore”. Ciò sta a significare che spesso noi mostriamo solo la parte migliore di noi stessi,  ciò che vorremmo essere o indossiamo una maschera che non ci rappresenta.

Purtroppo oggi molte persone sono soggette a questa “selfie-mania” che a volte può portare a gravi conseguenze, tanto che in molti luoghi è stato addirittura vietato scattare selfie.

Dal 2014 fino ad oggi, infatti, le persone morte per scattare un selfie sono più di 50. Alcune di queste persone sono morte per scattarsi un selfie in auto, ad alta velocita; oppure perché volevano scattare un selfie vicino ad un treno o su un’altura. Ma vale davvero la pena rischiare la vita per un “pugno” di Like?

Davide Capricano 2A classico