img-20161122-wa0003Cara professoressa,

le sto scrivendo per raccontarle un poco di ciò che mi è successo nei  primi tre mesi di questa bellissima esperienza qui in America. I primi giorni sono stati davvero difficili, soprattutto quando la scuola è iniziata, perché ero completamente sola e ho dovuto affrontare molte cose nuove, ma dopo qualche giorno tutto ha iniziato ad andare per il meglio. Ho imparato a conoscere la scuola, a fare amicizia e ho iniziato ad entrare nella mia attuale routine americana.

La scuola qui è veramente molto bella. Amo il fatto che bisogna cambiare classe ogni ora, che ogni studente abbia il proprio armadietto e che si possa mangiare tutti insieme a scuola. Ogni giorno faccio 5 ore a scuola e sono le stesse materie ogni giorno della settimana per tre mesi.

La mia prima ora la trascorro  nella classe di fotografia e amo quella classe perché la fotografia è una delle mie passioni. La seconda ora la trascorro nell’aula di storia americana che mi piace perché è bello imparare la storia del paese in cui mi trovo, ma che penso cambierò perché preferirei più studiare storia mondiale. La terza ora la trascorro nell’aula di gym ed è molto divertente perché ogni giorno alzo i pesi, facciamo addominali e un giorno a settimana faccio crossfit (il prof di educazione fisica sarà fiero di me quando tornerò); mi piace perché è un modo per stare con altre persone e soprattutto per mantenermi in forma visto che qui il cibo non è molto salutare.

Dopo gym generalmente andiamo tutti a mangiare nella mensa ed è qui che mi incontro con il mio gruppo di amiche, che io personalmente amo. Sono state molto amichevoli e gentili sin dal primo giorno e sono sempre state molto affascinate dal fatto che io sia italiana e soprattutto dal fatto che io sappia cucinare della buona pasta. Dopo pranzo trascorro del tempo con loro nel corridoio e poi mi dirigo nell’aula di anatomia e fisiologia. Questa è la classe che più amo, il professore è fantastico e amo come spiega e tratta gli argomenti. Sono molto affascinata da quella materia anche perché diventare un medico è una delle mie aspirazioni più grandi. L’ultima ora è l’ora di arte e quella classe è davvero molto divertente. Mr Gallagher è un professore davvero molto “amichevole” e gli piace parlare con me di Sorrento e Napoli poiché lui è stato lì due volte.

Alle 14:30 circa prendo il bus e torno a casa. Qui a dire la verità per casa non si hanno molti compiti, generalmente bisogna prepararsi per un quiz poiché, dopo la spiegazione di un argomento, il giorno dopo si svolge un quiz di poche domande che vale 10 punti, solo per vedere se l’argomento spiegato si è capito e per assimilare le informazioni più in fretta. Dopo circa un capitolo o due si svolge un test (generalmente a risposta multipla) di circa 30 domande che vale come un nostro compito in classe. Al termine del trimestre si svolge un esame per ogni materia e così si passa al trimestre successivo dove si cambiano completamente materie. Qui, io sono una senior e quindi mi diplomerò proprio come tutti gli altri. Inoltre cercherò di seguire il corso di ACT; così potrò fare un esame che mi permetterà di frequentare il college qui, magari in futuro. Come attività extra scolastica sono coinvolta nel progetto chiamato VIP che è integrato in un altro progetto chiamato PHP (PEOPLE HELPING PEOPLE): ogni giovedì ci rechiamo per circa un’ora alla scuola elementare per stare con i bambini che hanno più problemi ad integrarsi, per giocare con loro e aiutarli ad essere meno timidi. E’ una bella attività e poi io amo stare con i bambini anche perché loro sono molto curiosi del fatto che io sia italiana.

Per quanto riguarda il mio grado è B in storia e anatomia, il che mi hanno detto è molto buono per me che sono una studentessa in scambio: mi sto impegnando al massimo anche perché io credo davvero in questo anno di scambio.

Per quanto riguarda la lingua, invece, non sto avendo molte difficoltà; riesco a parlare liberamente con tutti e ogni mese sento che il mio inglese migliora sempre di più e ogni giorno imparo parole nuove e cose nuove anche grazie all’aiuto dei miei amici e della mia famiglia ospitante. Certamente questa esperienza mi sta facendo crescere tanto e mi sta facendo diventare sempre più indipendente e responsabile. Mi aiuta molto a crescere, ad aprire tante porte per il futuro ma soprattutto ad apprezzare quelle che sono le mie origini e la mia cultura.

Ovviamente la mia famiglia mi manca e mi mancano i miei amici, la mia classe, la mia solita routine; ma sento ogni giorno di più che scegliere di diventare una studentessa in scambio è stata una delle decisioni più importanti e belle della mia vita e penso che questa esperienza la porterò sempre nel cuore. I ragazzi che sono in scambio qui da altre parti del mondo sono diventati come una seconda famiglia per me e ogni volta che ci vediamo ci divertiamo sempre tantissimo. Spero di poter giocare a calcio nella scuola femminile per la primavera perché molti di loro mi hanno chiesto di giocare e potrebbe essere davvero molto bello (e inoltre penso che il football sia lo sport più bello qui).

Bene, penso che questo sia tutto. Come primo periodo questi tre mesi non sono niente male.. Un saluto a tutte le prof e alla mia classe che mi manca tantissimo e che so riuscirà a dare il meglio come sempre. Le scriverò presto, promesso.

Un abbraccio,

Chiara Rossitti – classe 4 B classico