Quello che è capitato a Kalidou  Koulibaly durante la partita Inter-Napoli del 26 dicembre, è l’ultimo di una serie di cori razzisti contro i calciatori. Ragazzi che coltivano la propria passione, sono costretti a subire offese senza aver diritto di replica. Il calcio non è questo. Non è violenza, non è odio.

I nostri ragazzi l’hanno capito bene.  Il 22 dicembre, durante la partita del cuore, i calciatori hanno dimostrato forte spirito di squadra e rispetto verso l’avversario.  L’atto vandalico che ha causato la sospensione della partita, passa in secondo piano quando si vede la gioia negli occhi di coloro che giocavano.

Le foto che seguono, sono l’esempio di come il calcio può essere un’occasione di incontro e non di scontro.