Mercoledì 19 Dicembre 2018, ci siamo recati a Scampia, con lo scopo di mettere a confronto diverse realtà. Una volta arrivati, siamo stati accolti da un giovane, Rosario Esposito L Rossa, che di mestiere fa lo “spacciatore”, non di droga ma di libri. Infatti, da circa un anno ha aperto una libreria nel cuore delle Vele di Scampia, poco distante dalla famosa piazza – capolinea dello spaccio. La libreria o meglio la “Scugnizzeria”, prende il nome da un’intera categoria sociale del quartiere, appunto gli scugnizzi.

L’obiettivo di Rosario è quello di vendere libri ma anche quello di “spacciare cultura” in un quartiere dove, per quarant’anni, non è esistita una libreria. Rosario è diventato così il nostro cicerone per un giorno, raccontandoci le storie che hanno caratterizzato Scampia, che sono anche narrate nel suo libro intitolato “Fiori d’Agave”. Ci ha raccontato in particolare la storia di suo cugino, Antonio Landieri, un ragazzo di venticinque anni, colpito da una paralisi infantile. Antonio, il 6 novembre 2004, è stato ucciso dalla camorra con due proiettili alla schiena. I suoi compagni furono colpiti alle gambe, mentre Antonio, non potendo scappare, fu raggiunto dai sicari.

Rosario ci ha anche parlato delle varie associazioni, parrocchie e istituzioni pubbliche che si stanno impegnando nel miglioramento delle antiche piazze di spaccio. In una di esse sono state rappresentati, attraverso delle partizioni di terreno, i sei continenti con le rispettive piantagioni; di fronte a questi giardini è stato costruito, grazie a vecchi pneumatici, uno stadio dedicato ad Antonio Landieri. Successivamente, Rosario ci ha accompagnati al parco Corto Maltese, dove l’associazione Pollici Verdi ha creato delle aree sia per i piccoli che per i grandi come Il Giardino di Emy, dedicato a una bambina scomparsa in tenera età, nel quale sono state costruite delle giostre. Queste aree sono caratterizzate da murales che raffigurano diversi valori come la famiglia, i sogni e la libertà. Il nostro percorso si è concluso con uno sguardo al simbolo del degrado del quartiere, le Vele, che a breve verranno abbattute, e con la visita alla Scugnizzeria.

Questa giornata a Scampia ci ha aperto gli occhi sulla realtà che ci circonda, insegnandoci a non lasciarci travolgere dalle difficoltà della vita e a non smettere mai di credere nei nostri sogni.