1 Gennaio 2019. A New York entra il vigore il gender x, per tutelare chi non si sente né donna né uomo. Da adesso, infatti, è possibile cambiare il proprio sesso da maschio o femmina ad x. Questa non è una novità poiché già stati come la California, l’Oregon e il New Jersey riconoscono questo diritto e concedono ai cittadini di correggere il proprio certificato di nascita.

La novità è che ora è consentito ai genitori di definire il bambino di “sesso x” al momento della nascita. Una decisione importante, che permette al bambino di scegliere il suo sesso quando sarà grande e maturo. Questa legge consente anche di tutelare tutti quei bambini che nascono di sesso ambiguo (circa 1 caso su 4000). Inoltre, è consentito cambiare il sesso sul certificato di nascita senza alcun parere medico.  Fino al 2014, per cambiare sesso, era necessario sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica o a una cura ormonale. Successivamente, è stata approvata una legge che consentiva il cambiamento di sesso solamente dopo aver presentato un certificato medico o psicologico. Adesso, è diventata una scelta personale, che non è influenzata da alcun fattore.

Il sindaco di New York, Bill de Blasio, si era espresso pubblicamente in favore della nuova norma, dichiarando che la legge avrebbe “permesso ai transgender e ai gender non conforming di vivere con la dignità ed il rispetto che meritano”, non come fenomeni da baraccone. Finalmente è successo.  Il desiderio delle associazioni Lgbt della città si è avverato e si parla di “decisione storica”. Carrie Davis, l’avvocato transgender sostenitore di questa lotta, afferma che questa svolta  è significativa poiché arriva in un momento di  “pericolo ed incertezza sui diritti dei transgender americani a livello nazionale”, alludendo senza dubbio alle posizioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Corey Johnson, portavoce democratico del City Council, il 13 settembre, giorno dell’approvazione della legge,  ha affermato che “New York, sta diventando campione mondiale sul fronte dell’inclusione e dell’uguaglianza”.  Non mancano le critiche, di chi crede che così facendo si possa creare confusione, come afferma Robert Holden, consigliere comunale democratico. Ma la legge è stata approvata dal Consiglio della città con 41 voti a favore e 6 contrari. Anche nel nostro paese questa decisione è vista con scetticismo.  Il nostro ministro degli Interni, Matteo Salvini, critica New York affermando che  la decisione presa lo lascia senza parole, essendo egli un amante della famiglia tradizionale al punto tale che riconosce una mamma e un papà e non “genitore 1” e “  genitore 2”. Non mancano i commenti positivi e l’appoggio da parte di molte associazioni Lgbt provenienti da molti paesi.

New York ha compiuto una svolta all’insegna della libertà, e ci si augura che presto, anche in Italia, i diritti dei gender e dei transgender vengano tutelati meglio, lasciando libero arbitrio a chi desidera affermare la propria sessualità senza nessun tipo di condizionamento.