In data 3 novembre 2019, presso lo stadio Bentegodi di Verona, durante la partita Verona-Brescia, è avvenuto un episodio di razzismo nei confronti di Mario Balotelli, un famoso giocatore di calcio nato in Italia da genitori ghanesi.

Nel dettaglio i fatti si sono svolti come di seguito riportato. Alcuni spettatori del Verona, situati nella curva degli Ultras, al 9° minuto della partita, non appena Balotelli si è avvicinato alla loro curva, hanno iniziato a pronunciare parole molto dure nei confronti del giocatore di colore facendo anche ululati simili ai versi delle scimmie, quindi veri e propri cori di discriminazione razziale.

Pertanto l’attaccante del Brescia, afflitto per la sconfitta (la partita è terminata con la vittoria del Verona, in particolare: 2-1) ma soprattutto per l’episodio che lo ha visto protagonista, ha lanciato violentemente un pallone verso la curva coinvolta e ha abbandonato lo stadio senza pronunciare  parola.

Più tardi sui social M. Balotelli ha postato su Instagram un video e una storia relativa all’evento occorso. Nel video Balotelli ringraziava i suoi colleghi in campo per il supporto dimostrato, ma spiegava che era rimasto molto amareggiato per i comportamenti dei tifosi del Verona nei suoi confronti. Invece nella storia su Instagram era riportata l’immagine della curva dei tifosi del Verona con un commento: secondo Balotelli i tifosi del Verona  avrebbero dovuto sentirsi in imbarazzo per quanto urlato e provare vergogna davanti a figli e mogli per quello che avevano detto e fatto, ossia insulti vari e ululati simili ai versi di scimmie.

Tali eventi hanno indotto il giudice, chiamato a valutare l’evento occorso, a infliggere al Verona la sanzione di chiusura per una giornata effettiva di gara, con decorrenza immediata, di quel settore dello stadio Bentegodi.  A favore di Balotelli è intervenuta Liliana Segre, ebrea sopravvissuta a Auschwitz, attivista e politica italiana, che è rimasta sconvolta dalle frasi pronunciate da Luca Castellini, capo della tifoseria dell’Hellas Verona: “Ci sono problemi a dire la parola negro?” e “Mario Balotelli è italiano perché ha la cittadinanza italiana, ma non potrà mai essere del tutto italiano”. Pertanto la Segre, meravigliata, ha risposto dicendo che ci sono ancora persone che si fermano al colore della pelle delle persone e non vedono oltre, ma soprattutto non capiscono cosa ha provato in questo caso M. Balotelli nell’ascoltare insulti relativi al colore della sua pelle.

Oltre a Liliana Segre anche tante altre persone hanno fatto comprendere la loro partecipazione, come ad esempio Fabio Capello, ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, secondo il quale i tifosi del Verona dovrebbero essere condannati per le loro parole offensive; ma purtroppo oggi parlare è molto più semplice rispetto al passare all’azione, almeno per quanto riguarda questa questione.

Tuttavia Lorenzo Contucci, avvocato degli Ultras e punto di riferimento per tante curve italiane, è subito giunto in soccorso dei tifosi del Verona dicendo che i tifosi veronesi non insultavano Balotelli per il colore della sua pelle ma per il gesto spiacevole commesso dal giocatore. L’avvocato ricorda un episodio similare capitato con i tifosi della Roma; questi ultimi prepararono un cartellone riportante la spiegazione che gli insulti non erano provocati dal colore della pelle ma dagli atteggiamenti.

Al momento, l ‘accusa è contro ignoti ma si stanno identificando i tifosi, mentre alcuni consiglieri comunali di Verona hanno presentato una mozione affinché il sindaco denunci il calciatore e chi “diffama ingiustamente la città”.