Nel pomeriggio del 10 dicembre 2020, una rappresentanza di ragazzi del liceo Pitagora- B. Croce ha partecipato al webinar “Reset con Covid: informazione, ambiente, pandemia, pregiudizi”. Lo scopo di questa iniziativa è stato la riflessione sui temi dell’informazione e dell’ecosostenibilità in rapporto all’epoca storica che stiamo vivendo, un periodo segnato dalla pandemia da Covid-19. In particolar modo l’attenzione è stata rivolta al problema delle fake news e al modo in cui la sostenibilità ambientale sia stata messa da parte dall’epidemia che ha travolto il mondo. Tuttavia si è discusso anche sul  problema della parità di genere, argomento affrontato da numerosi ospiti partecipanti all’evento. 

 

Uno dei primi interventi è stato quello di Derrick de Kerckhove, il quale, coerentemente con gli ideali per i quali ha sempre combattuto, ha sottolineato l’importanza di una  conciliazione tra il tema dell’ecosostenibilità e quello della tecnologia. In passato, proprio grazie ad un’idea di de Kerckhove, sono stati installati sui ponti del fiume Sarno 5 QR code. Attraverso questi codici si può accedere ad una serie di informazioni sul fiume curate dai ragazzi e dalle associazioni operanti sul territorio. Le nuove tecnologie devono, quindi , essere utilizzate coscienziosamente in ogni ambito al fine di favorire un progresso ecosostenibile.

 

De Kerckhove ha, poi, presentato i suoi studenti del Politecnico di Milano, protagonisti di uno degli interventi più significativi del dibattito. I ragazzi, a partire dal mito di Icaro, hanno affrontato il tema del progresso che, per essere tale, non deve trascurare la salvaguardia dell’ambiente. L’avvicinamento di Icaro al Sole e la tragedia che ne consegue rappresentano il superamento del limite tra uomo, innovazione e natura. Sottolineando il legame intercorrente tra i problemi sociali, quelli di salute,  e quelli climatici ed economici, i ragazzi hanno evidenziato la necessità di trovare un equilibrio attraverso i tre obiettivi da loro proposti: be effective, ossia essere efficaci nelle nostre azioni, stop polluting, quindi smettere di inquinare e infine start producing, iniziare a produrre, sempre nel rispetto del pianeta. A sostegno di queste idee sono stati presentati alcuni  progetti, tra i quali O-CITY, un’iniziativa che si impegna nella costituzione di un sistema chiuso, in cui l’energia è prodotta dagli stessi consumatori. Viene proposto infine un nuovo assetto delle città, in cui i servizi di prima necessità si trovano a meno di 15 minuti a piedi da ogni abitazione, per limitare l’utilizzo dei mezzi e di conseguenza l’emissione di anidride carbonica.

 

A seguire, è intervenuto Enrico Bellini, rappresentante di Google, che ha ribadito l’importanza dell’impegno delle grandi aziende come quella da lui rappresentata nella lotta all’inquinamento. Bellini si è soffermato sugli obiettivi raggiunti dall’azienda nel 2007, in cui Google è diventata una grande azienda carbon-neutral e nel 2017, ha raggiunto 100% di energia rinnovabile in ogni operazione. 

 

Giovanna Maggioni, rappresentante di AudiOutdoor, ha sottolineato l’efficacia delle affissioni pubblicitarie nella lotta al cambiamento climatico.

Daniela D’Aloisi, ingegnere della fondazione Ugo Bordoni, ha poi ribadito l’importanza di una digitalizzazione che coinvolga il cittadino e che sarebbe stata certamente d’aiuto anche alla sanità durante il primo lockdown. 

Alberto dal Sasso, rappresentante della IAA, ha delineato i cambiamenti delle comunicazioni conseguenti alla digitalizzazione e l’importanza dell’interscambio generazionale nell’ambito del progresso.

Maria Eleonora Lucchin, portavoce di Mediaset, ha invece puntualizzato l’impegno della sua azienda durante la pandemia, in particolare nel settore dell’informazione, a cui sono stati dedicati numerosi spazi all’interno del palinsesto. 

 

Infine significativo è stato l’intervento di Angelo Mazzetti, delegato di Facebook, il quale ha evidenziato il legame tra la piattaforma e le fake news e la necessità di agire affinché le notizie circolanti siano verificate ed affidabili.

 

Hanno partecipato al dibattito anche Gaetano Di Giuseppe, Giampiero Gramaglia (Scuola di giornalismo di Urbino), Francesco Angelo Siddi, Simona Sala (Rai Radio Uno), Antonio Parenti e il presidente Andrea Riffeser Monti.

 

Alla fine è stato proiettato il video prodotto dal nostro istituto nell’ambito del progetto #40forlife  sulla discriminazione di genere e sulla violenza contro donne. Il breve filmato è stato molto apprezzato dai partecipanti al convegno per il messaggio che lancia alle nuove generazioni: non c’è amore se ci sono odio , violenza e  prevaricazione.

Noi ragazzi ci siamo sentiti particolarmente coinvolti in questa iniziativa così vicina ai nostri interessi e aperta alla conoscenza di prospettive  che possono cambiare il nostro futuro. Come sostengono Le Nazioni Unite nell’Agenda 2030 che non è possibile uno sviluppo ecosostenibile in una società che pullula di discriminazione, violenza, abusi, instabilità economica e mancanza di giustizia, così è fondamentale la sensibilizzazione delle nuove generazioni alle problematiche ambientali  affinché possiamo  confidare in un futuro migliore per la società e per il nostro pianeta.

 

Miriam Avagnano, Marilisa Paduano VB classico