“La regina degli scacchi” è una serie televisiva lanciata da Netflix, tratta dal romanzo di Walter Tevis con l’originale titolo “The Queen’s Gambit”, che allude ad una mossa di apertura scacchistica, argomento centrale della serie. La storia è quella di Beth Harmon, una bambina di otto anni che vive in orfanotrofio e che, sin da tenera età, inizia a giocare a scacchi. Imbattutasi per caso in quel gioco, ne diventa poi ossessionata: per lei rappresenta uno spiraglio di luce fra le tenebre che avvolgono la sua vita. Beth apprende prodigiosamente sin da subito tattiche complesse e inventa strategie rivoluzionarie per la vittoria. Purtroppo, però, gli ostacoli non sono mai assenti in ogni storia che si rispetti. Nel tempo, Beth sviluppa una dipendenza da alcool e tranquillanti, che molto spesso ha rovinato intere carriere.

Lo scenario dell’adattamento televisivo, dominato dall’attrice Anya Taylor Joy, è quello di una realtà americana in cui gli uomini hanno le redini della vita quotidiana e le donne vengono sempre lasciate dietro le quinte. Proprio per questo Beth brilla di luce propria: è una donna ormai indipendente, capace, con una mente a dir poco geniale. La sua competizione, la sua mancanza di freni, l’ingenuità e il suo ostinarsi a non arrendersi di fronte alle numerose difficoltà che la investono, ne fanno un personaggio a tutto tondo. Lei e la sua scacchiera, oltre ad essere le uniche vere protagoniste, sono anche una dimostrazione di quanto sia importante la disciplina e la riflessione. Prima di raggiungere il meritato successo Beth ha dovuto combattere contro i demoni interiori che la tormentavano, poi contro il maschilismo degli anni ‘60 e, infine, contro le sue stesse dipendenze. Assistiamo ad una vera crescita morale e psicologica della protagonista: nel primo episodio è una bambina impaurita e inconsapevole, nell’ultimo è ormai una donna realizzata che tiene testa agli uomini.

La storia di Beth Harmon potrebbe essere commentata con i versi di Fabrizio De André in “Via del Campo”: “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”. Solitamente è chi parte dal fondo a raggiungere le vette più alte e questo è decisamente il caso di Beth.

Oltre ad essere un’ottima serie televisiva, “La regina degli scacchi” è anche un invito per tutti a non arrendersi: la vita ha sempre qualcosa di fantastico in serbo per chi lotta con tenacia, anche se il destino gli rema contro.