Da molto tempo ormai nella città di Napoli viene celebrata tre volte all’anno una messa in onore di San Gennaro, uno dei più importanti patroni della città, l’unico riconosciuto dal popolo napoletano. Durante il rito si assiste allo scioglimento del sangue del Santo, contenuto in due ampolline sigillate in una teca sacra. Ciò è ritenuto di buon auspicio dai napoletani. Quando invece il sangue rimane solido, il mancato prodigio è sinonimo di disgrazia. Il 16 dicembre 2020 sono state eseguite ben tre messe nella speranza che il sangue si sciogliesse, ma purtroppo ogni tentativo è stato vano e ciò ha gettato molti napoletani nello sconforto.
È curioso però notare come questo questo fenomeno, pur avendo il pieno consenso di gran parte della popolazione devota al santo, dalla chiesa non è mai stato riconosciuto come un vero e proprio miracolo, bensì come un prodigio. Ora, sembra logico chiedersi come mai un evento che neanche la chiesa riconosce come miracoloso, possa incutere tanto timore ai napoletani. La risposta è nella storia del prodigio: i nostri nonni raccontano che quando il sangue non si è sciolto sono effettivamente accadute vere e proprie sciagure. Ne ricordiamo alcune: nel 1973, non ci fu la liquefazione e in quell’ anno scoppiò la terribile epidemia di colera a Napoli; il prodigio non si era verificato neanche nel 1943, anno in cui, nel mese di settembre, ci fu l’occupazione nazista e nel settembre del 1980, anno del terremoto in Campania. Il sangue non si è sciolto nel dicembre del 2016, alcuni mesi prima degli incendi sul Vesuvio e del terremoto ad Ischia.
Sulla base del rapporto che il popolo ha istituito tra il mancato sciogimento del sangue e tali avvenimenti drammatici, si comprende il motivo per cui la notizia preoccupa tanto i napoletani. Il 2020 non è stato per niente un anno tranquillo; anzi, è stato molto doloroso a causa del coronavirus e delle conseguenze socio-economiche della pandemia, che hanno tanto scosso la popolazione. Di fatto, il mancato prodigio non è per nulla tranquillizzante per i fedeli, i quali si auguravano di poter trarre da esso conforto e fiducia. Bisogna però dire che l’accaduto intriga e spaventa anche i non credenti, come una goccia che fa traboccare il vaso della speranza.

Adesso possiamo solo aspettare, per verificare se ancora una volta una tappa storica della nostra città sarà legata al prodigio del sangue del Santo.