COS’E’ L’OMOFOBIA?

Chi studia il greco sa benissimo cosa significhi il termine “PHOBIA” ovvero “PAURA”. E no ragazzi, non sto parlando della claustrofobia o di altre fobie diffuse, ma sto parlando dell’omofobia. A tal proposito, bisogna saper distinguere le paure immotivate da quelle motivate. Queste ultime per certi versi possono essere anche comprensibili, giacché nascono da terribili esperienze personali, che hanno segnato per sempre l’animo. L’omofobia, invece,  è una paura immotivata che condiziona negativamente la vita di un individuo omosessuale. La farò breve, l’omofobia è la paura, la rabbia, l’avversione e il disagio nei confronti di un uomo o di una donna omosessuale.

SI NASCE OMOFOBI?

Ovviamente, non si nasce omofobi; ma lo si può diventare attraverso l’educazione ricevuta durante l’infanzia  dalla propria famiglia e anche dalle stesse istituzioni, lo Stato, la Chiesa e anche la scuola. Ancor prima di avere una reale comprensione, tutte le informazioni sbagliate sull’omosessualità condizionano le persone fino a spingerle ad assumere un atteggiamento omofobo, nella convinzione che l’essere gay, lesbica, bisessuale o altro sia inadeguato agli standard della morale comune.                                                                                                                                      

L’OMOFOBIA NON E’ UN’OPINIONE! 

Ricordate, quindi,  che l’omofobia non è un’opinione, è un crimine. L’amore è uguale per tutti e non ha limiti, nessuno è responsabile dei propri sentimenti e delle proprie pulsioni. Non esistono “canoni di normalità” ed è ora che la presunta diversità venga normalizzata. Ogni individuo è libero e criticare un sentimento così forte è da condannare innanzi tutto a livello morale.

COME COMBATTERE L’OMOFOBIA

Un modo per combattere l’omofobia, evitando inutili sofferenze, è l’ironia. Essa è un mezzo per sdrammatizzare e ridicolizzare atteggiamenti da Medioevo.  Molte persone che fanno parte della LGBTQ+ vengono discriminate quotidianamente e sono penalizzate in molti campi, ad esempio nel mondo del lavoro.

Tutti abbiamo assistito o vissuto episodi di omofobia e in quel caso o siamo rimasti in silenzio o abbiamo partecipato ai maltrattamenti psicologici nei confronti della vittima. I tempi sono cambiati,  la mentalità si è evoluta ma non siamo ancora al punto di dire che il nostro paese, la nostra gente e la nostra nuova generazione non assuma né assumerà ancora atteggiamenti di repressione contro gli omosessuali.

PARLATE! 

Quando per strada siete testimoni di atti di omofobia, spesso connessi a bullismo, dovete parlare, difendere la vittima e far comprendere a questi spregevoli individui lo sbaglio che stanno commettendo. Il vostro silenzio potrà essere un’arma contro la vittima. Non abbiate paura di difendere il debole!

Solo così potrete essere persone d’esempio per tutti gli altri: dopo che vi sarete rivelati in tutta la vostra umanità, difendendo chi non merita di essere maltrattato, sarete davvero Uomini!